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TORINO - Sono le 22.20 circa, Cristiano Ronaldo ha appena segnato il terzo gol che di fatto chiude il conto nella finale di Champions tra Juventus e Real Madrid. Fino a quel punto tutto era filato liscio, in piazza San Carlo. Certo, tanta calca, scarsa visibilità dello schermo, gente a volte un po’ sopra le righe e qualche birra di troppo. Ma in quel momento scoppia il pandemonio: un petardo, forse no, «due tonfi» dicono testimoni, fuggi fuggi generale, panico, qualcuno urla una bomba. Le immagini, acquisite dagli inquirenti, inquadrano alcuni ragazzi: molto calmi mentre attorno è l’inferno. Uno di questi giovani, il quale insieme a due amici sta guardando la partita al maxi-schermo di piazza San Carlo, all’altezza del ristorante Caval ‘d Brons, a petto nudo e con uno zainetto, allarga le braccia, si guarda intorno e sembra tranquillo proprio nel momento della fuga, negli attimi di puro panico. Un comportamento quantomeno anomalo e infatti i video non sono passati inosservati: indagano il pm Rinaudo e la Digos. Alcuni giovani sono stati interrogati e ci sarebbero delle prime ammissioni, è ciò che trapela dalla questura. “Una bravata” sarebbe ciò che è emerso, anche se uno dei ragazzi avrebbe detto: «Io non ho fatto niente». Si indaga, anche se il procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro ha già smentito la notizia secondo cui si procede per il reato di procurato allarme: «Ogni ipotesi potrà essere formulata solo dopo la ricostruzione della dinamica dei fatti». Dunque, prima certezze su ciò che è successo, poi si procederà a livello penale. Dalle immagini non si riesce a ricostruire con certezza la dinamica, in particolare non è chiaro se prima sia esploso un petardo o se siano state pronunciate, gridando, frasi allarmanti (come peraltro spiegato da alcuni presenti).