Juventus, i 5 volti di questo inizio di stagione

TORINO - La nuova stagione della Juventus è appena iniziata, si sono giocate due sole giornata di Serie A, la Champions League deve ancora prendere il via, il calcio italiano ha assegnato solamente il primo trofeo dell'anno (perso dai bianconeri, nel momento in cui gambe e testa contano forse più di talento e tecnica), eppure è già possibile individuare un primo segmento di corsa compiuto dalla Juve 2017/2018, segnato da cinque traguardi raggiunti e superati, che corrispondono in questo caso a quei nomi che finora hanno caratterizzato maggiormente questo avvio di annata calcistica.

Ecco i 5 volti di questo inizio di stagione della Juventus.

- PAULO DYBALA

Tanti i top club d'Europa che hanno pensato quest'estate di poterlo strappare alla Juventus, ma lui resta la Joya dei tifosi bianconeri. Anzi, di più: ha preso la maglia numero 10 e con essa tutto il carico di storia e talento che si porta addosso. Poi ha mantenuto le promesse con un inizio di stagione da applausi: tante giocate da applausi e soprattutto gol a raffica. 6 reti in tre partite ufficiali giocate. Quindi è arrivata l'Argentina, dove ha provato a duettare alla pari con Messi. L'intesa va migliorata, ma questo può essere davvero l'anno di Dybala.

- ALEX SANDRO

Sembrava potesse partire, la corte del Chelsea durante tutta l'estate è stata sfrenata, non arrendendosi neanche davanti agli espliciti muri alzati da Beppe Marotta. In molti hanno iniziato a pensare che i destini del giocatore brasiliano e della Juventus fossero destinati a dividersi. Invece Alex Sandro ha ripreso la stagione lì dove l'aveva chiusa, nel suo posto sulla fascia sinistra di difesa, lì dove a breve potrà affinare l'affiatamente col connazionale Douglas Costa, vero colpo del mercato bianconero insieme alla conferma proprio del terzino mancino bramato da Conte, che adesso si accinge anche a rinnovare ed estendere il suo rapporto con la società bianconera.

- GIANLUIGI BUFFON

Gigi Buffon sa parare da sempre, non solo le conclusioni che gli vengono scagliate contro in partita ma anche le critiche. L'arrivo di Szczesny è stato evidenziato da qualcuno come il segnale di un elegante ma progressivo accompagnamento alla porta con cui Allegri avrebbe messo da parte il capitano bianconero. Ma il capitano è, appunto, il capitano; e non si è lasciato scalfire dalle voci, presentandosi alla prima di campionato neutralizzando un rigore contro il Cagliari, tanto per lasciar capire da che parte restano talento ed esperienza. Quindi è arrivata la batosta di Madrid con l'Italia, e le successive critiche che hanno tirato in ballo soprattutto la difesa azzurra. Da buon difensore, l'intervento più utile e appropriato è stato quello di Barzagli: «Critiche a Buffon? Ci rido su». 

- ANDREA AGNELLI

Non è più una notizia la solidità del club bianconero: utili, conti in ordine e nuovi incassi sono i criteri che guidano sempre più la società presediuta da Andrea Agnelli. E la novità sta appunto nella figura in ascesa del presidente bianconero, appena eletto presidente dell'European club association (Eca, l'associazione dei grandi club europei). Una nomina di grandissimo prestigio, per cui sono arrivati complimenti anche da Napoli e Milan (ma non dai relativi tifosi).

- RODRIGO BENTANCUR

Scegliamo Rodrigo Bentancur perché è lui il simbolo della Juve che verrà, fatta dai giovani su cui la società ha già puntato (e che in molti casi ha già acquistato), ma che non sono ancora in grado di dare il proprio apporto alla Juve. Com'è per Spinazzola, desideroso di tornare anzitempo a Torino ma "costretto" a rispettare il patto stabilito due anni fa dal club bianconero con l'Atalanta, da cui arriverà anche Caldara. I talenti nell'orbita di Marotta sono tanti, ma il giovane centrocampista uruguaiano è l'unico ad aver già messo piede in campo (contro il Genoa) e ad aver sorpreso Allegri e tutto il mondo juventino perché già pronto a diventare un elemento affidabile per questa Juventus 2017/2018.