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TORINO - Nereo Bonato conosce benissimo Massimiliano Allegri ed Eusebio Di Francesco: con Max l’allora dg del Sassuolo portò a casa la prima storica promozione per gli emiliani dalla C1 alla B nella stagione 2007-08; con il secondo condivise la cavalcata dalla B alla serie A nell’annata 2012-13, una salvezza e altri successi. Domani Juventus-Roma tornerà a far incrociare le lame di tecnici quasi coetanei: un ’67 contro un ’69... [...]
Raccontano che Allegri sia più guascone: è vero?
«Le racconto un episodio. Vigilia della partita decisiva per la promozione in B, da giocare contro il Manfredonia e dopo aver subito molte critiche per un pareggio a Legnano. Massimiliano, già allora, era tranquillo malgrado quella fosse una partita da dentro o fuori. Nella rifinitura del sabato mattina si respirava grossa tensione e lui cosa s’inventò? Si fece dare un paio di guanti da portiere e fece riscaldamento per sdrammatizzare e stemperare la tensione, poi si mise a parare e ad effettuare uscite come fosse il nostro terzo portiere. E il giorno successivo il Sassuolo vinse, Cremonese e Cittadella pareggiarono e fu festa».
E Di Francesco?
«Quasi la stessa situazione. Nella settimana prima del match decisivo per la promozione in A contro il Livorno venivamo da un periodo non positivo, avremmo potuto vincere il campionato con 3-4 turni d’anticipo. Organizzammo una cena fra di noi ed Eusebio riuscì a portare allegria a tavola organizzando una serie di giochi con la squadra. Anche lui è un giocherellone. Saper sdrammatizzare è una qualità molto importante, ti consente di essere più equilibrato quando devi fare delle scelte».