© Marco Canoniero
TORINO - A questo punto, l’ultimo grande passo verso la consacrazione. Colui che fino a poco tempo fa Massimiliano Allegri chiamava semplicemente “il ragazzino”, ora può - una volta per tutte - griffare il suo nome e scolpirlo a chiare lettere in questa cavalcata (già quasi trionfale) verso l’ottavo scudetto consecutivo della Juventus. Sull’onda dell’entusiasmo per i due gol realizzati in Nazionale (contro Finlandia e Liechtenstein), l’attaccante potrà avere ancora più spazio del previsto in virtù/a causa dell’infortunio che terrà Cristiano Ronaldo fuori dalla lista dei convocati quantomeno (nel migliore dei casi) fino alla sfida d’andata dei quarti di finale di Champions League in programma mercoledì 10 aprile contro l’Ajax, ad Amsterdam. In ballo ci sono tre partite, dunque: quella di domani contro l’Empoli, quella di martedì in casa del Cagliari, infine la sfida di sabato 6 aprile contro il Milan. Se non un filotto di titolarità, poco meno: ecco cosa attende Kean che avrà dunque l’occasione di far vedere quanto possa starci, tra i titolari della Juventus anche in ottica futura, e quanto Massimiliano Allegri abbia avuto ragione ad osteggiarne le volontà di addio anticipato (ricordiamo che Kean a gennaio voleva esser ceduto in prestito e sono serviti due bei faccia a faccia con il tecnico per farlo tornare sui suoi passi). [...]
[...]Mandzukic ha di fatto prolungato il suo contratto che era in scadenza nel 2020 (un anno in più: manca soltanto l’annuncio ufficiale). Kean è nella stessa situazione: libero a giugno 2020. Inutile dire che l’intenzione del ds Fabio Paratici è quella di strappare una blindatura e che il pressing sull’agente Mino Raiola è costante, anche la strada per la blindatura (occhio alle lusinghe dell’Ajax, che parla di Kean nell’ambito dei discorsi su De Ligt) si annuncia non propriamente sgombra da ostacoli.