SINGAPORE - Qualcuno, tra i bianconeri giunti stamattina a Singapore, guarderà curioso lo skyline di Marina Bay, sarà rapito dall’avveniristica forma dell’ArtScience Museum e via a seguire. Non lo farà invece Cristiano Ronaldo, che anzi al contrario potrà fornire spiegazioni e quasi quasi indoserà le vesti di una sorta di padrone di casa. Lui che vabbè, ormai per status, è una delle persone più popolari e famose in tutto il mondo. Ma che soprattutto con l’Oriente ha sviluppato un feeling speciale. In ballo ci sono accordi commerciali (lo aveva ammesso lui stesso dopo aver scelto la Juventus: «In Cina avrei guadagnato cinque volte di più rispetto alla Juve o al Real»), ma non soltanto. Pare che CR7 sia affascinato anche dall’enorme - ma composto e rispettoso - affetto che gli viene garantito in maniera clamorosa ogni qualvolta si presenta da queste parti. Basti ricordare che oggi torna in città a meno di venti giorni di distanza dall’ultima visita: il 3 e 4 luglio ha incontrato i bambini di alcune scuole locali nell’ambito di una inizitiva organizzata dal magnate e filantropo Peter Lim e dalla Syngapore Olympic Foundation. La collaborazione con Lim, da parte di Ronaldo, è ormai di vecchia data ed è scandita, appunto, dalle visite del portoghese.
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