Juve, questo è un altro Douglas Costa

Stoccolma non è stata un caso: l’esterno brasiliano dimostra che quest’anno vuole rinascere sul serio

Il lavoro di Maurizio Sarri si vede anche a Villar, nonostante la partita sia un allenamento contro la Primavera e duri solo un tempo. Poi l'invasione, che si è infilata nella tradizione ma resta il dubbio se sia davvero un'idea così brillante da essere mantenuta: tutto si interrompe al sesto minuto del secondo tempo, impedendo di vedere ancora un po' di nuova Juventus. Restano, però, appunti interessanti.

Douglas Costa, molto brillante a Stoccolma, mostra una discreta scioltezza anche contro la Primavera bianconera: giochi di gambe, finte, tiri e assist da chi sta prendendo sul serio la sua personale rinascita calcistica. Dybala è in palla. Higuain meno, ma è un tir che lentamente deve prendere velocità. Danilo deve ancora imparare i movimenti giusti. Demiral è feroce perfino con i ragazzini e manda a casa Mamadou Sene con le stampelle (oggi i controlli) per un'entrata cattiva a metà primo tempo. Bonucci è a suo agio. Rabiot potrebbe essere la grande sorpresa di inizio stagione.

E il gioco prende forma. Un pezzo per volta, lentamente, ma prende forma. La Juventus tiene la palla, sa sempre cosa deve farci e arriva al tiro con grande facilità. Se la progressione continua, potrebbe essere davvero un gioco nel quale Cristiano Ronaldo verrebbe esaltato e un Icardi potrebbe spaccare il mondo (o al posto suo Higuain, perché no?). I triangoli si chiudono con sempre maggiore facilità, i movimenti paiono meno impacciati. Ci vorrà tempo, certamente l'opera di Sarri non sarà completa il 24 agosto in occasione della sfida contro il Parma, ma il progetto non pare arenarsi.

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