Alex Sandro è tornato lui: la cura Sarri funziona

Più cross, più scambi con CR7, più occasioni da gol create: è stato un inizio folgorante per il terzino brasiliano. L’ex laterale del Porto non ha saltato nemmeno un minuto con il nuovo tecnico
Alex Sandro è tornato lui: la cura Sarri funziona© LAPRESSE

TORINO - Questa Juventus non sarà mai quel Napoli. A scolpirlo nella pietra, chiaro e tondo, è stato per primo proprio l'artefice presente e passato delle due realtà a confronto. Questione di caratteristiche individuali, l'argomentazione appunto di Maurizio Sarri. Così la sua creatura bianconera non toccherà forse mai quegli apici di esuberante fraseggio, ma al contempo conserverà evidente traccia di una solidità da sempre presente nel dna di famiglia. Una doppia anima la cui amalgama, fin dalle prime uscite della stagione, sta portando – uno su tutti – Alex Sandro a riscrivere i confini delle proprie prestazioni. Dall'alto di quella affidabilità difensiva, affinata negli anni agli ordini di Massimiliano Allegri, che ai tempi del trasferimento dal Porto ancora non gli competeva. Ma, al contempo, in virtù di quella ritrovata propositività sulla corsia di sinistra che l'ex manager del Chelsea ha ridestato da un lungo letargo.

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Alex Sandro, che assist al Wanda Metropolitano per Matuidi

CHE NUMERI - Se l'assist per il gol-partita di Giorgio Chiellini all'esordio di Parma aveva portato con sé un pizzico di sana e rocambolesca fortuna, infatti, il passaggio vincente per il raddoppio firmato da Blaise Matuidi al Wanda Metropolitano la scorsa settimana è stato tutto farina del sacco in cui è custodito il talento del 28enne di Catanduva. Nonché la più evidente prova della ritrovata verve offensiva del terzino brasiliano. Che nelle prime quattro giornate di campionato – nelle corso delle quali Sarri non ha rinunciato al suo apporto nemmeno per un minuto – ha fatto registrare numeri del tutto sconosciuti ai “colleghi” delle altre squadre. Ispirando con le sue giocate ben 7 occasioni da rete dei bianconeri, quindi 1.75 a partita contro quello 0.53 che rappresenta la media fatta registrare nel suo ruolo in Serie A. Più del triplo, per dirlo in maniera spicciola.

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TORINO - Questa Juventus non sarà mai quel Napoli. A scolpirlo nella pietra, chiaro e tondo, è stato per primo proprio l'artefice presente e passato delle due realtà a confronto. Questione di caratteristiche individuali, l'argomentazione appunto di Maurizio Sarri. Così la sua creatura bianconera non toccherà forse mai quegli apici di esuberante fraseggio, ma al contempo conserverà evidente traccia di una solidità da sempre presente nel dna di famiglia. Una doppia anima la cui amalgama, fin dalle prime uscite della stagione, sta portando – uno su tutti – Alex Sandro a riscrivere i confini delle proprie prestazioni. Dall'alto di quella affidabilità difensiva, affinata negli anni agli ordini di Massimiliano Allegri, che ai tempi del trasferimento dal Porto ancora non gli competeva. Ma, al contempo, in virtù di quella ritrovata propositività sulla corsia di sinistra che l'ex manager del Chelsea ha ridestato da un lungo letargo.

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