Juve, Cristiano Ronaldo prepara la rivincita

Furioso con la Fifa, mostra calma zen sui social: «Dopo ogni notte arriva l’alba» e si carica per tornare alla grande contro la Spal e poi in Champions contro il Bayer. L’affaticamento muscolare non preoccupa
Juve, Cristiano Ronaldo prepara la rivincita© Alessandro Falzone/Agenzia Aldo Liverani sas

TORINO - Cristiano Ronaldo lunedì era furioso. Deluso, ma soprattutto arrabbiato. Aveva annusato che non era aria di premio Fifa, ma quando ha saputo che il “Best” sarebbe andato a Lionel Messi il livello di stizza ha raggiunto i livelli di guardia. Perché non bisogna avere l’autostima di Ronaldo per affermare che l’argentino non è stato certamente protagonista di una stagione così fenomenale da meritare il premio, visto che ha fallito in Champions League (con la vistosa caporetto di Anfield Road, dove è stato travolto insieme al Barcellona dalla rimontona del Liverpool) e, come spesso gli capita, ha fallito con la nazionale argentina in Coppa America. Competizione nella quale ha anche rimediato un’espulsione per gioco violento e, soprattutto, una squalifica di tre mesi per le pesanti dichiarazioni con le quali ha accusato i dirigenti della Conmebol di essere dei corrotti. Insomma, decisione curiosa quella della Fifa, anche se i premi individuali nel calcio sono da sempre oggetto di infinite e irrisolvibili discussioni.

Cristiano lunedì notte ha elaborato in modo zen la rabbia in un post molto filosofico sui suoi profili social. «Pazienza e persistenza distinguono un professionista da un dilettante. Ciò che è grande oggi, è iniziato in piccolo», ha scritto a margine di una fotografia che lo ritraeva concentrato su unlibro sul divano del suo salotto, con Cristianinho sullo sfondo impegnato a fare i compiti. Un quadretto famigliare in cui c’era un po’ tutto il Ronaldo pensiero: guardate un po’ cosa faccio mentre voi assegnate il vostro premio, sono qui tranquillo nel mio sereno focolare che medito la mia rivincita. Perché ci sarà una rivincita. Ronaldo ne è sicuro e chi lo conosce è più sicuro di lui.

Perché la forza di Ronaldo è questa. Nel suo non sapere perdere c’è tutto il suo saper vincere. Pensate al suo livello di fama, il suo palmares infinito, i suoi guadagni, l’ammirazione di intere generazioni di colleghi e appassionati: data questa premessa, il fatto che Ronaldo riesca ancora a prendersela per un premio, quello della Fifa, che non sposterebbe di un centrimetro il suo status, è l’indice esatto di quanta fame abbia ancora CR7, di quale furore agonistico lo guidi in ogni allenamento e in ogni partita giocata.

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