Sarri: "Bisogna essere pronti a giocare sia con il 4-3-3 sia con il 4-3-1-2"
Così l’allenatore bianconero ha letto la partita giocata dai suoi martedì sera a Brescia, con un occhio al prossimo futuro: «Siamo molto migliorati nella capacità di palleggiare, nella personalità, nelle occasioni create, nel controllo della partita nonostante siamo andati subito sotto. La fase difensiva con questo modulo non è semplice e va perfezionata». Quindi, sull’esigenza di tenersi più possibilità di scelta ad ogni scadenza di un calendario già compresso, Sarri ha spiegato che «bisogna essere pronti a giocare sia con il 4-3-3 sia con il 4-3-1-2. Ora come ora è logico sfruttare le risorse che abbiamo. E siccome abbiamo tanti centrocampisti offensivi, ma c’è qualche problema con gli esterni... (Douglas Costa ko, ndr) Il più adatto sulla trequarti? In questo momento è Ramsey, ma è un ruolo che possono interpretare anche Rabiot, lo stesso Dybala, che però a me piace qualche metro più avanti». Ecco, ma con il ritorno di Ronaldo cambia qualcosa? «Penso che questo modulo possa essere tranquillamente replicato con Cristiano - risponde il tecnico juventino -. Non è che questo sistema di gioco preveda due attaccanti prettamente centrali e siccome a Ronaldo piace partire leggermente decentrato... Con questo modulo, che a me piace molto, i due attaccanti dovrebbero viaggiare tra il difensore esterno e il difensore centrale degli avversari». La stagione, diceva saggiamente anche Massimiliano Allegri, è fatta di momenti e in tutti i casi i campioni d’Italia dovranno essere pronti ad alternare le due soluzioni tattiche.
Ma quali sono i pro e i contro del 4-3-3 e del 4-3-1-2 in questa Juve?
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