© Juventus FC via Getty Images
TORINO - Maurizio Sarri lo aveva ripetuto, fin da quando glielo avevano chiesto per la prima volta: «L’Inter? Non ne parlo, perché non l’ho ancora vista. Finora ho sempre pensato unicamente all’avversaria di giornata». E dopo averlo fatto, tra campionato e Champions League, l’allenatore della Juventus si è buttato a capofitto sull’avversaria di domani non appena archiviata la pratica Bayer Leverkusen. Un programma intenso, per sé e per i collaboratori. Sarri avrebbe infatti visto da solo le otto partite dei nerazzurri, quindi le avrebbe riviste insieme con lo staff. Sedici sedute video, di novanta minuti ciascuna per un totale di 1.440 minuti, vale a dire 24 ore. Tantissime, se spalmate nei giorni avuti a disposizione prima dell’Inter. La normalità per uno come Sarri, attento ai particolari fino alla maniacalità e abituato comunque a dormire poco.
Nelle sedute video ha così analizzato, approfondito, vivisezionato i movimenti del 3-5-2 interista. Un lavoro necessario visto che, sull’altro fronte, anche Antonio Conte non scherza quando si tratta di studiare un’avversaria a tavolino. Grande, quindi, il lavoro di preparazione in vista del big-match di domani a San Siro, decisivo come non mai per indirizzare una partita che si preannuncia ad alto contenuto tattico. E la chiave, in casa Juventus, sarà importante non tanto per quanto riguarda il sistema di gioco (il 4-3-1-2 non varierà, fino al rientro dall’infortunio di Douglas Costa) quanto, piuttosto, per gli interpreti.
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