Dybala: “Ero tranquillo. Sarri mi sta aiutando tanto”

L’argentino continua nel suo grande momento e svela i segreti della vittoria della Juve a Bergamo: “Sapevo che potevamo segnare in qualsiasi momento. Dobbiamo migliorare nel palleggio. Adesso studieremo i nostri errori per evitarli in futuro”
Dybala: “Ero tranquillo. Sarri mi sta aiutando tanto”© /AGENZIA ALDO LIVERANI SAS

INVIATA A BERGAMO - Segnare per un attaccante è sempre un momento di estasi anche se, questa volta, Paulo Dybala non è stato decisivo come con il Milan. Ma il gol dell’1-3 di Bergamo è servito per tenerlo in allenamento e con il piede caldo in vista della Champions League. Martedì c’è Juventus-Atletico Madrid ma la Joya non è sicura di giocare: con Cristiano Ronaldo che dovrebbe rientrare perché quelli sono i palcoscenici che più lo esaltano e con Higuain in stato di grazia, il numero 10 bianconero rischia la panchina, come spesso è successo in Europa in questa stagione anche se, quando è stato chiamato in causa (l’unica da titolare a Mosca contro la Lokomotiv), ha risposto con una doppietta. «L’Atletico è come l’Atalanta - dice -, una squadra battagliera e noi sappiamo cosa significa affrontarla, però la situazione sarà diversa rispetto a Bergamo: martedì giochiamo in casa, con la nostra gente che ci darà una mano».

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Le parole di Dybala dopo la vittoria a Bergamo

Il conto alla rovescia è già iniziato, la vittoria di Bergamo è un’iniezione di fiducia e di conferma sulla forza della squadra. «E’ difficile vincere qui, però abbiamo disputato una partita intelligente - sottolinea la Joya -. Avevamo l’obbligo di ribaltare la gara e abbiamo continuato a stare tranquilli, consapevoli che c’era il tempo per cambiare il volto della partita e fiduciosi di poter reagire e segnare. Anche in vantaggio i bergamaschi hanno giocato in attacco e noi abbiamo saputo sfruttare il contropiede e gli spazi che ci venivano concessi. E’ stata una partita da grande squadra e di esperienza, è stata una vittoria di squadra». Nel primo tempo Dybala è apparso però un po’ nervoso, tanto che ha rimediato anche un’ammonizione per proteste quando è stato il momento di riprendere il gioco, fermato per l’infortunio a Bernardeschi. «E’ vero - ammette la Joya - non è da me, però a volte può capitare».

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INVIATA A BERGAMO - Segnare per un attaccante è sempre un momento di estasi anche se, questa volta, Paulo Dybala non è stato decisivo come con il Milan. Ma il gol dell’1-3 di Bergamo è servito per tenerlo in allenamento e con il piede caldo in vista della Champions League. Martedì c’è Juventus-Atletico Madrid ma la Joya non è sicura di giocare: con Cristiano Ronaldo che dovrebbe rientrare perché quelli sono i palcoscenici che più lo esaltano e con Higuain in stato di grazia, il numero 10 bianconero rischia la panchina, come spesso è successo in Europa in questa stagione anche se, quando è stato chiamato in causa (l’unica da titolare a Mosca contro la Lokomotiv), ha risposto con una doppietta. «L’Atletico è come l’Atalanta - dice -, una squadra battagliera e noi sappiamo cosa significa affrontarla, però la situazione sarà diversa rispetto a Bergamo: martedì giochiamo in casa, con la nostra gente che ci darà una mano».

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