Ronaldo fa volare la finale. Romy Gai: “Ha messo il turbo al nostro calcio”

L’organizzatore della Supercoppa: “Juve-Lazio, spot per la Serie A. Gli arabi potrebbero comprare un club italiano”
Ronaldo fa volare la finale. Romy Gai: “Ha messo il turbo al nostro calcio”© Getty Images for Lega Serie A

RIAD - Se la finale di Supercoppa Italiana di domani pomeriggio si gioca a Riad è soprattutto per il lavoro di Romy Gai. L’ex uomo del marketing Juventus, che aveva contributo in modo determinante a posizionare il fatturato del club regolarmente sul podio europeo nel periodo dal 1995 al 2006, oggi è a capo della Awe Sport International che, negli ultimi mesi, ha portato in Arabia Saudita la Ferrari per un evento legato ai motori e un progetto con Giugiaro. Oltre, ovviamente, alla Supercoppa Italiana, affare da 22,5 milioni. «Ma non è solo una questione di soldi, che comunque sono parecchi e più di quanto si fosse mai incassato nelle edizioni cinesi - spiega Gai - la Supercoppa in Arabia è un veicolo potente per la visibilità del nostro calcio in questo mondo. Oltretutto in un momento in cui la Lega sta, giustamente, cercando di valorizzare i diritti televisivi esteri per colmare il divario che c’è rispetto a Liga e soprattutto Premier».

C’è attesa per l’evento?
«Tantissima. E quel gol di Cristiano Ronaldo contro la Sampdoria ha messo il turbo a tutta la manifestazione. Non che CR7 avesse bisogno di farsi conoscere, ma vederlo compiere quel gesto spettacolare ha generato ulteriore interesse e passione».

Chi sono i calciatori più conosciuti, oltre al marziano?
«Dybala è venuto qui a giocare un fantastico Brasile-Argentina a ottobre e ha certamente aumentato la sua fama anche con l’inizio di stagione. E Higuain è certamente fra i più noti e amati. Poi, logicamente, c’è Buffon, l’eterno Buffon».

Qual è il livello di popolarità de nostro campionato in Arabia?
«Molto alto. È un Paese che tradizionalmente guarda al nostro con ammirazione per quelle che sono le eccellenze nella moda, nei motori e, perché no, anche nel calcio. Il nome della Juventus in questo momento è popolare ovunque, ma qui ha sempre avuto un forte seguito. La Lazio non ha magari il blasone di un Milan ma, parliamoci chiaro, negli ultimi anni è la squadra che in Italia ha vinto più trofei dopo la Juventus, quindi è ritenuta una sfida di alto livello. Immobile, per esempio, è un nome che inizia a essere noto».

Leggi l’intervista completa sull’edizione odierna di Tuttosport

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