Zaniolo corre per la Juve: è ancora nel mirino di Paratici

Il gioiello della Roma da bambino tifava per i bianconeri: era in forse, ma ha recuperato e dovrebbe essere in campo domenica all'Olimpico
Zaniolo corre per la Juve: è ancora nel mirino di Paratici© Marco Canoniero

Tutto confermato: ieri Zaniolo è tornato ad allenarsi con il gruppo ed è pronto a sfidare la Juventus. Per Nicolò, quella contro la Vecchia Signora, è sempre una partita speciale. E non solo perché da bambino, come ha confidato la mamma in passato, nutriva una simpatia per i colori bianconeri («Sì, è vero, da bambino tifava Juve, anche se non è mai stato un tifoso sfegatato»). Debolezza che negli anni dell'adolescenza s'è trasformata in qualcosa di più marcato, come confermano alcuni post pubblicati su Facebook tra il 2013 e il 2014 («Salutate la capolista» e/o «La Juve per la 32esima volta è campione d’Italia»). La linea sottile e invisibile che lega però Zaniolo alla Juventus è fatta di una corte mai sbocciata, nata e svelata un anno fa in un ristorante milanese da un pizzino lasciato dal ds Fabio Paratici dopo un pranzo fugace, abilmente scovato e riassemblato da un tifoso curioso. Nel pezzetto di carta, il giallorosso figurava in una lista di possibili obiettivi di quello che poi sarebbe stato il futuro mercato estivo. La storia ha invece preso una piega diversa: Nicolò ha firmato con la Roma il rinnovo sino al 2024 e adesso, con il prossimo arrivo del magnate Friedkin, appare inverosomile che possa essere sacrificato sull'altare delle plusvalenze.

Mister 86 milioni

Nei giorni scorsi, l’Osservatorio del calcio (CIES) ha pubblicato la lista con i giocatori con la valutazione più alta in assoluto. Il primo, in casa romanista, era proprio lui, Zaniolo con 86,3 milioni. E pensare che Nicolò anni fa era praticamente bianconero. La Juventus lo seguì per un'intera stagione quando il ragazzo, dopo esser stato bocciato dalla Fiorentina, aveva deciso di ripartire, su consiglio del papà, dall'Entella. Insieme ai bianconeri, Colonia e Villareal presentarono per primi delle offerte, rifiutate dal club ligure. L'affare con la Juventus sembrava invece in dirittura d'arrivo. All'improvviso però arrivò l'Inter che sbaragliò la concorrenza offrendo 1,8 milioni che con i bonus arrivarono a 3,5. Troppi, all'epoca, per un ragazzino che doveva ancora sbocciare nella sua prepotenza fisica e tecnica.

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