Corsa scudetto: attenti, la Juve accelera

Il piano è sempre lo stesso: un inverno duro, a lavorare, per essere più brillanti in primavera, quando tutto si decide, soprattutto la Champions League
Corsa scudetto: attenti, la Juve accelera© Juventus FC via Getty Images

TORINO - E ora la Juventus inizia ad accelerare. Il piano è sempre lo stesso: un inverno duro, a lavorare, per essere più brillanti in primavera, quando tutto si decide, soprattutto la Champions League. Quest’anno, poi, si aggiunge il fatto che il cambio di allenatore ha comportanto una profonda e radicale rivoluzione tattica, quindi più passa il tempo e più c’è la possibilità che la squadra giri meglio, metabolizzando sempre meglio le lezioni del tecnico. Ecco perché Pavel Nedved ha spiegato che «tutto procede secondo i nostri programmi, saremo pronti quando inizia il momento clou della stagione, sia in Champions che in campionato, ma anche in Coppa Italia».

Effettivamente, anche se sotto il profilo del gioco restano dei difetti su cui Maurizio Sarri sta lavorando, i segnali che arrivano dalla condizione dei singoli sono in perfetta sintonia con le parole di Pavel Nedved. Rodrigo Bentancur cresce di partita in partita e ha certamente tratto giovamento dalle tre giornate di squalifica, che il club avrebbe volentieri evitato, ma che almeno hanno permesso al centrocampista uruguaiano di rifiatare e lavorare sulla parte atletica. Adrien Rabiot può davvero trasformarsi nell’uomo chiave della seconda parte della stagione: contro la Fiorentina ha giocato la sua migliore partita nella Juventus e continua ad alzare la sua personale asticella di gara in gara. De Ligt è stato imperioso contro i viola ed è ormai padrone delle situazioni difensive, forse deve ancora migliorare sulle palle ferme, ma in questo momento assomiglia sempre di più al capitano che ha trascinato l’Ajax in semifinale di Champions League la scorsa stagione.

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Bernardeschi e Douglas Costa pronti a scalare la marcia

E pronti a scalare la marcia ci sono anche Federico Bernardeschi nel nuovo ruolo di mezzala e Douglas Costa, se trovasse l’agognata continuità atletica che gli è sempre mancata.

In più ci sono Giorgio Chiellini e Sami Khedira, due uomini fondamentali per Maurizio Sarri e pronti al rientro dopo i loro lunghi guai fisici. Il capitano è una pedina che rinforza ulteriormente la difesa, ma darà un contributo micidiale sul piano della concentrazione e delle mottivazioni. Il tedesco è il centrocampista perfetto per il gioco di Sarri, che non a caso in estate aveva stoppato la sua cessione: il tecnico lo aspetta con la convizione che i suoi inserimenti in area porteranno i gol dei centrocampisti, finora mancati nel conteggio bianconero.

Il tutto mentre Cristiano Ronaldo sta infilando uno dei suoi periodi di strepitosa continuità di rendimento e di contagioso ottimismo. Resta una corsa scudetto difficile, piena di insidie, potenzialmente condiziata dagli impegni di Champions e nella quale le motivazioni di chi non vince da tempo (Inter e Lazio) possono anche giocare un ruolo importante, ma se la Juventus adesso accelera, lascia indietro tutti.

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TORINO - E ora la Juventus inizia ad accelerare. Il piano è sempre lo stesso: un inverno duro, a lavorare, per essere più brillanti in primavera, quando tutto si decide, soprattutto la Champions League. Quest’anno, poi, si aggiunge il fatto che il cambio di allenatore ha comportanto una profonda e radicale rivoluzione tattica, quindi più passa il tempo e più c’è la possibilità che la squadra giri meglio, metabolizzando sempre meglio le lezioni del tecnico. Ecco perché Pavel Nedved ha spiegato che «tutto procede secondo i nostri programmi, saremo pronti quando inizia il momento clou della stagione, sia in Champions che in campionato, ma anche in Coppa Italia».

Effettivamente, anche se sotto il profilo del gioco restano dei difetti su cui Maurizio Sarri sta lavorando, i segnali che arrivano dalla condizione dei singoli sono in perfetta sintonia con le parole di Pavel Nedved. Rodrigo Bentancur cresce di partita in partita e ha certamente tratto giovamento dalle tre giornate di squalifica, che il club avrebbe volentieri evitato, ma che almeno hanno permesso al centrocampista uruguaiano di rifiatare e lavorare sulla parte atletica. Adrien Rabiot può davvero trasformarsi nell’uomo chiave della seconda parte della stagione: contro la Fiorentina ha giocato la sua migliore partita nella Juventus e continua ad alzare la sua personale asticella di gara in gara. De Ligt è stato imperioso contro i viola ed è ormai padrone delle situazioni difensive, forse deve ancora migliorare sulle palle ferme, ma in questo momento assomiglia sempre di più al capitano che ha trascinato l’Ajax in semifinale di Champions League la scorsa stagione.

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