TORINO - Non lo si è visto sprintare avanti e indietro tra ostacoli, coni e paletti, né scattare trattenuto da una corda elastica come i suoi compagni, Paulo Dybala. La Joya infatti non ha preso parte assieme al gruppo all’allenamento di ieri, una seduta incentrata su rapidità ed esplosività chiusa da una partitella, ma è un’assenza che non desta preoccupazione. Tutto programmato, infatti. Come già accaduto la scorsa settimana a Matthijs De Ligt e in quella precedente a Cristiano Ronaldo (anche a Miralem Pjanic, che però doveva smaltire una botta presa a Napoli), Dybala ha svolto un lavoro personalizzato, tarato ad hoc sul suo momento di forma attuale e sulle sue esigenze. Sedute di allenamento particolari e specifiche a cui sarà difficile, se non impossibile, dedicarsi quando si tornerà a giocare ogni tre giorni: ossia da dopo la trasferta di sabato a Verona, a cui seguirà giovedì 13 l’andata della semifinale di Coppa Italia, a San Siro contro il Milan.