Juve, ora svegliati: Sarri ha trovato i difetti ma deve correggerli

Il tecnico ha puntato il dito sul palleggio lento e la poca aggressività. Analisi giusta, però il tempo stringe: serve una soluzione
Juve, ora svegliati: Sarri ha trovato i difetti ma deve correggerli© LAPRESSE

Dall’Inter all’Inter. Un girone che la Juventus sembra aver percorso andando indietro anziché avanti: delle prime 18 partite stagionali ne ha vinte 15 e pareggiate 3, mentre delle seconde 18 ne ha vinte 11, pareggiate 2 e perse 5. Il 6 ottobre a San Siro la squadra di Maurizio Sarri si era esibita in quella che, in relazione al valore dell’avversario, è stata forse la sua prova migliore, chiusa con un 2-1 che non rese giustizia alla molto più netta supremazia bianconera. Quasi cinque mesi dopo, la Juventus si appresta a sfidare di nuovo l’Inter dopo essersi esibita a Lione in quella che, senza forse, è stata e si spera rimanga la sua prova peggiore: il crescendo finale non basta a cancellare un primo tempo sconcertante, anche se autorizza a pensare che quei primi 45 minuti possano essere stati una parentesi.

Approcci

Anche ammesso che sia così, che il primo tempo del Groupama Stadium sia stato un black out, la situazione bianconera resta preoccupante. Perché non è stato il primo: dal 3-0 rimontato dal Napoli alla seconda giornata di campionato fino a mercoledì sera, sono state tante, troppe, le partite in cui la Juventus ha avuto per periodi più o meno lunghi un atteggiamento molle e distratto. E che molti bianconeri abbiano sbagliato approccio mentale alla partita contro gli uomini di Garcia è indubbio: non ci sono spiegazioni tattiche, tecniche o fisiche per certe amnesie, certe distrazioni, certe mollezze del primo tempo. Il battibecco tra Bonucci e Matuidi nel riscaldamento è una testimonianza evidente. A proposito, il capitano non ce l’aveva con il francese perché gli sembrava poco concentrato, ma perché non tutti i componenti della panchina erano fuori a scaldarsi e ne ha chiesto conto a un veterano come Matuidi. «Abbiamo sbagliato l’approccio, cosa che ogni tanto ci succede. In fase difensiva ci sono mancate cattiveria e aggressività», ha confermato Sarri dopo la partita. Di solito è accaduto in campionato, dove un inconscio calo di motivazioni può essere comprensibile (non giustificabile) per una squadra che domina da anni. Strano che mercoledì sia accaduto in Europa, dove invece le motivazioni dovrebbero essere altissime: e forse per alcuni sono state fin troppo alte, consumando le energie mentali prima ancora della partita. Quali che siano i motivi, è certo che Sarri debba trovare la soluzione. Perché da ora in avanti un black out, anche di 20 minuti anziché di 45, può compromettere un obiettivo.

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