De Ligt: da CR7 all'italiano, così nasce una star

Il difensore della Juve si è immerso nel nuovo ambiente con una formidabile voglia di imparare e ora si vedono i frutti
De Ligt: da CR7 all'italiano, così nasce una star© Juventus FC via Getty Images

Matthijs de Ligt ha vent’anni. Venti. E’ giusto ricordarlo e sottolinearlo perché può essere facile scordarselo vedendolo giocare. Matthijs de Ligt è un campione e presto diventerà un fenomeno, perché è da certi particolari che si giudica un giocatore e l’olandese li ha tutti giusti.

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La testa

Il ragazzo è sveglio. Tanto sveglio. Perché quando ha detto sì alla Juventus, si è fatto un piano: imparare l’italiano e il calcio italiano nel più breve tempo possibile. Si è quindi trovato un’insegnante di lingua, ha programmato un corso intensivo da seguire con la sua fidanzata, ha fatto in modo di poterlo seguire anche quando era in trasferta o in ritiro con la squadra, ha lavorato sodo, non ha mai saltato una lezione e ha sempre fatto i compiti. Il risultato è che sei mesi dopo è stato in grado di rispondere a domande poste in italiano e, soprattutto, di capire tutto quello che capita intorno a lui durante gli allenamenti o le partite.

Non è un dettaglio, perché incide in modo diretto sul rendimento di un giocatore e anche perché non è affatto scontato che un calciatore abbia la saggezza di capirlo e la costanza nell’applicarsi come studente. De Ligt ha testa. E lo si vede anche da come ha studiato il nostro calcio, immergendosi nella mentalità tattica, studiandola, appassionandosene fino a migliorare le sue prestazioni di partita in partita. Ha studiato i video, si è concentrato tantissimo in allenamento e ha chiesto consigli a un maestro eccezionale: Giorgio Chiellini.

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