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«Maurizio gli mostrò la classifica marcatori della stagione precedente, quella vinta da Icardi e Toni con 22 gol, e disse al Pipita: “Toni è campione del mondo, ma ora ha 38 anni: non puoi arrivargli dietro!”. Lo stimolò e probabilmente toccò le corde giuste visto che in quel campionato Higuain realizzò 36 reti stabilendo il record di tutti i tempi della serie A».
Di Cristiano Ronaldo non le racconta mai nulla Sarri?
«Cosa volete che gli chieda o mi dica, lo vedete tutti Ronaldo: oltre a essere il più forte e anche il più professionale nel gestirsi dentro e fuori dal campo. CR7 si gestisce da solo, è un esempio per tutti. Non è un fuoriclasse anarchico come è stato ad esempio Maradona, che ti faceva vincere le partite però si allenava poco».
Tornando alla quarantena di Sarri: pensa che questi giorni chiusi in casa saranno più pesanti per lui o per la moglie Marina?
«La moglie, donna speciale, non lo deve sopportare in questi giorni, è rimasta nella loro casa a Figline. Marina e Maurizio sono una bellissima coppia e soprattutto il loro rapporto è rimasto identico nel tempo. Lei è molto indipendente e impegnata con l’azienda di etichette che dirige assieme al figlio Nicolé e questo sicuramente aiuta. Allo stadio non va mai, al massimo guarda le partite in televisione».