Matri esclusivo: Juve, con Tonali vai sul sicuro

L’ex bianconero è stato compagno dell’azzurro a Brescia: «Forse smetto. Il mio gol più pesante? In Coppa Italia»
Campionato 2014-15 Alessandro Matri dal Genoa a costo zero in prestito© www.imagephotoagency.it

Il pallone di Alessandro Matri si è fermato prima del Coronavirus. A gennaio lo svincolo dal Brescia, poi un mesetto di allenamenti con il Monza degli amici Adriano Galliani e Cristian Brocchi giusto per non stare fermo. «Non so ancora se tornerò a giocare – racconta il 35enne ex attaccante di Juventus e Milan -. Sto sfruttando questo periodo in casa a causa dell’emergenza sanitaria anche per pensare e ragionare sul mio futuro. Vorrei restare nel mondo del calcio, ma sinceramente non mi vedo come allenatore». Matri vive questi giorni di isolamento nell’appartamento in centro a Milano accerchiato dalle sue donne: la compagna Federica Nargi e le due bimbe, Sofia (quasi 4 anni) e Beatrice (un anno). «Stare dietro alle piccole ventiquattro ore al giorno è molto bello, ma pure tosto... Quasi come un allenamento dei tempi di Conte (risata)». Tra i tanti cartoni, c’è spazio anche per qualche gol. «Quando sui social ne spunta qualcuno, un pizzico di nostalgia mi viene».

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A quale gol è più affezionato?
«A quello in finale di Coppa Italia, con la Juve. Il presidente Andrea Agnelli teneva particolarmente alla conquista della “decima” perché era un pallino di suo padre Umberto. A fine partita il presidente mi ringraziò molto. Abbiamo tuttora un bel rapporto».

È riuscito a rivedere il gol in questi giorni?
«No. Ma se dovessi scegliere una partita da riguardare, probabilmente punterei più sulla semifinale di Coppa Italia dello stesso anno, Fiorentina-Juventus 0-3. All’andata avevamo perso 2-1 allo Stadium. A Firenze avrebbe dovuto giocare Tevez, poi a Carlos venne la febbre in hotel e così Allegri mi disse: “Tocca a te”. Ho un bel ricordo per il gol, ma soprattutto per la rimonta di squadra».

È la partita passata alla storia per il discorso di Allegri nello spogliatoio: “State calmi e facciamo il primo gol, poi restate calmi e facciamo il secondo e il terzo”...
«Allegri era sempre calmo. Una serenità davvero invidiabile. Ci sentiamo spesso, col mister, e posso garantirvi che l’anno sabbatico non l’ha cambiato di una virgola. È sempre lui. La prossima stagione non so dove allenerà, ma sicuramente sarà un top club».

I gol i Matri con la Juventus

Tonali, suo ex compagno a Brescia, lo vedrebbe bene alla Juventus?
«È anche delle mie parti, Sandro: lui è di Sant’Angelo Lodigiano, io di Graffignana. È un ragazzo per bene, serio. E poi ha un gran talento».

Se il dg juventino Paratici le chiedesse un parere su Tonali?
«Direi al direttore che Sandro è da prendere immediatamente. Con Tonali non si sbaglia».

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Perché?
«Innanzitutto è un 2000 e non sembra così giovane quando gioca. È un freddo, in campo. Non pensiate sia semplice giocare con gli occhi puntati addosso ogni partita. Tonali, nei mesi che sono stato con lui a Brescia, ha dimostrato di avere una grandissima personalità. Ma di Sandro mi ha colpito soprattutto...

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