Madeira, il Brasile, la Germania, la Francia, l’Argentina e l’Italia non sono mai state così vicine. I bianconeri, in attesa del rientro a Torino e della ripartenza (una data per la convocazione non c’è ancora), sono sparpagliati un po’ in tutto il mondo, ma sono tutt’altro che lontani dalla Juventus. Capitan Giorgio Chiellini e compagni si allenano da soli e ognuno a casa propria, ma lo staff di Maurizio Sarri riesce comunque a seguire tutti. Un po’ è la tecnologia e un po’ è un’organizzazione capillare studiata per gestire al meglio l’emergenza e l’isolamento. Già, i giocatori hanno un programma di allenamento e delle indicazioni che vanno dall’alimentazione alla cura del sonno. E ogni giorno si confrontano direttamente con l’ampia squadra dei preparatori coordinata a distanza da Daniele Tognaccini, il responsabile della preparazione atletica.
La divisione
I bianconeri sono stati divisi in tanti piccoli gruppi, ognuno dei quali ogni giorno ha un appuntamento fisso in videochiamata con uno dei preparatori dello staff. Il ritrovo virtuale è singolo. E serve per fare il punto della situazione sull’allenamento, per trasmettere sensazioni e per continuare a mantenere un contatto quotidiano. Non tutti hanno a disposizione una super palestra come quella di Cristiano Ronaldo, ma ai giocatori rimasti a Torino il club ha fatto arrivare un minimo di attrezzatura. E anche chi ha scelto di tornare a casa propria all’estero - come testimoniano i video postati sui social da Miralem Pjanic in Lussemburgo o Danilo in Brasile – si è procurato pesi, cyclette e tapis roulant. Lavorare da casa non è certo come sudare normalmente alla Continassa, ma farlo nel miglior modo possibile di sicuro agevolerà almeno in parte la ripartenza.
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