TORINO - Non c’è stata una stretta di mano perché ora non si può, ma quello che si sono detti Andrea Agnelli e Gigi Buffon, nella chiamata della scorsa settimana, vale esattamente come una delle tante strette di mano che si sono scambiati negli ultimi anni. I contratti e le grandi decisioni le hanno prese sempre così: in casa, non in sede; fra amici non fra presidente e giocatore. Gigi Buffon sarà uno dei portieri della Juventus anche per la prossima stagione, appena possibile, ovvero quando il virus e i decreti ne daranno la possibilità, firmerà anche il contratto: un anno, alle stesse condizioni di quello attuale, poi si vedrà.
Nel senso che, come al solito, fra un anno esatto si rivedranno e prenderanno una decisione comune Gigi Buffon, Andrea Agnelli e Fabio Paratici, che con il portiere vanta la stessa profonda amicizia del presidente e ha avuto un ruolo non indifferente nel riportarlo a Torino dopo la parentesi parigina. L’ipotesi di vedere Buffon in porta a 44 anni, insomma, non è da escludere, ma adesso neppure lui ci sta pensando, così come non pensa al futuro da dirigente, che comunque lo attende, perché era un progetto due anni fa e lo rimane, forse anche più solido, oggi.
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