Coronavirus, le 21 regole che devono rispettare i giocatori della Juve

Il medico consegna le nuove norme tra igiene e comportamento: doccia a casa, niente autografi e selfie, microfoni disinfettati per le interviste e obbligo di vaccino antinfluenzale
Coronavirus, le 21 regole che devono rispettare i giocatori della Juve© Juventus FC via Getty Images

TORINO - «Un nuovo inizio, un passo avanti, una vecchia amica ritrovata. Piccole cose che ci lasciano guardare al futuro con positività». E’ la chiosa alla giornata - quella del primo allenamento allo Juventus Center - di Leonardo Bonucci. Una chiosa in cui viene sintetizzato molto bene, in effetti, con poche parole, il senso di un ritorno alla Continassa che ancora dista parecchio dal ritorno alla normalità, ma che è un piccolo imprescindibile passo in quel senso. Sia pure fatto tra mille cautele e precauzioni, rigidi protocolli , arrivi scaglionati e distanze rispettate quasi maniacalmente. Tant’è che gli Juventini che hanno inaugurato ieri questa “fase due” calcistica, hanno trovato ad accoglierli innanzitutto - oltre al direttore generale Fabio Paratici - il vademecum preparato per i tesserati dal responsabile del settore medico, il dottor Stefanini.

Le regole della Juve contro il coronavirus

Ventuno punti che spaziano secondo vari ambiti. La distanza sociale al centro sportivo, l’igiene personale, la cura delle aree comuni, le limitazioni nei contatti con parti terze. Ad esempio: guai a bere dalla stessa bottiglia, a mangiare nello spogliatoio, a lasciare indumenti , bende o cerotti nelle zone comuni. E’ tassativo lavarsi spesso le mani, ma attenzione a non toccare i rubinetti se non con salviette monouso.

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