TORINO - Tutto è fatto. E la data delle visite mediche per Arthur Melo con la Juventus e per Miralem Pjanic con il Barcellona rappresenta qualcosa più di un indizio. Eppure dopo l'importante accelerata di ieri, questa mattina la password è stata cambiata in «prudenza». Salta lo scambio? No. Troppi interessi in ballo e troppo vicina alla conclusione la trattativa perché la questione possa bloccarsi in modo clamoroso, tuttavia esistono delle questioni burocratiche da risolvere e la particolare circostanza in cui si sta trattando, con una stagione ancora in corso, rende la situazione più complessa.
Pjanic e Arthur restano a Torino e Barcellona fino al 30 agosto
Pjanic e Arthur, infatti, si accorderanno con i loro nuovi club adesso, ma dovranno giocare rispettivamente con la Juventus e il Barcellona per altri due mesi. In che regime? Ovvero: vale il contratto in essere per entrambi, quindi le stesse condizioni economiche e lo stesso regime fiscale, o dal 30 giugno scatta già il nuovo contratto? E in che termini? Chi sottoscrive l'assicurazione per i giocatori da qui alla fine della stagione, decidendo i termini di copertura? E' la prima grande operazione dopo l'autorizzazione della Fifa a proseguire la stagione dopo il 30 giugno, scadenza naturale per i contratti e si naviga a vista, con gli avvocati che lavorano senza sosta per capire come dipanare il groviglio di cavilli e possibili situazioni. Una cosa è certa: Pjanic non potrà giocare nel Barcellona prima del 30 agosto e lo stesso vale per Arthur con la Juventus. Cioè: anche se l'operazione di scambio si chiudesse oggi, la Fifa non consente il cambio di maglia durante questa parte di stagione, ma solo alla riapertura delle liste, quindi dopo la fine della stagione sportiva (in teoria fissata il 23 agosto con la finale di Champions League).
Arthur alla Juve, Pjanic al Barcellona: plusvalenze entro il 30 giugno
Insomma, si allunga l'attesa del comunicato che annunci l'avvenuto scambio fra Juventus e Barcellona, alimentando così qualche piccola ansia, ma non turbando granché i vari protagonisti che stanno lavorando alla vicenda. Nel giro di quattro giorni emergerà la verità, perché l'interesse, forte, della Barcellona e in parte anche della Juventus, è di chiudere l'affare prima del 30 giugno e poter segnare la consistente plusvalenza nell'esercizio di bilancio 2019/20.