TORINO - Giugno 2015, finale di Champions League tra Barcellona e Juventus. Massimiliano Allegri ha vinto il campionato al primo colpo dopo il triennio di Antonio Conte. Con i bianconeri, sul charter di ritorno da Berlino, c’è anche il primo acquisto per la stagione seguente. È giovane (ha 21 anni), ma è stato la rivelazione della Serie A con il Palermo: 35 presenze, 13 gol e 10 assist. Tanto che il club di Agnelli per bruciare la concorrenza deve investire 32 milioni più 8 di bonus. È Paulo Dybala, la Joya, il numero 10 del momento.
A distanza di cinque anni sembra di rivedere un film simile con Dejan Kulusevski, primo acquisto della Juventus per il 2020-21. A parte il ruolo diverso, le assonanze sono tante. Lo svedese ha 20 anni, ha stupito tutti grazie a una stagione spettacolare nel Parma (39 presenze, 10 gol, 9 assist) e alla Continassa se lo sono aggiudicati in anticipo, già a gennaio, versando all’Atalanta 35 milioni più 9 di bonus. Anche il momento sembra simile: Allegri, dopo aver gestito il post Conte continuando a vincere, nell’estate 2015 iniziava a varare la sua Juventus. Sarri non è ancora in finale di Champions, ma ha già conquistato il tricolore e ha lo stesso progetto in testa per il futuro. Di diverso c’è che Kulusevski, in caso di approdo alla fase finale di Lisbona da parte di CR7 e compagni, probabilmente non viaggerà con i nuovi compagni causa Covid. «Ho parlato con i dirigenti - racconta il fantasista - e insieme abbiamo deciso che invece di aggregarmi alla Juve fin da ora è meglio aspettare la nuova stagione perché sarà una annata intensa, lunga e ho bisogno di riposare un po’»
D’Aversa, suo allenatore a Parma, dice di lei: «Ragazzo competitivo, stesso dna della Juventus, mi ricorda Nedved per il mix di corsa e qualità». Si ritrova?
«Io vado alla Juventus per aiutare la squadra. Sono consapevole che dovrò lavorare molto e avere anche un po’ di pazienza: all’inizio dovrò imparare tanto da compagni e staff. Sono pronto e farò di tutto per dimostrare che il club ha fatto bene a puntare su di me. Il paragone con Nedved mi lusinga. Oltre ad averlo conosciuto di persona, ho visto alcuni dvd su di lui: era davvero forte. Forse un po’ gli somiglio nella facilità di corsa abbinata alla tecnica. Ma io sono soltanto Dejan».
D’Aversa ha detto anche che lei è stato il miglior Under 21 d’Europa. Pensa di avere chance di vincere il Golden Boy di Tuttosport o crede che sia Haaland il favorito?
«Qualche possibilità potrei averla, ma al momento penso che Haaland abbia fatto più di me e sia tra i favoriti. Vedremo»
Come immagina CR7 da vicino?
«Per fortuna l’ho già incontrato ed è stato super emozionante. Quando a gennaio sono venuto a Torino per firmare il contratto, Cristiano mi ha raggiunto in sede con Chiellini, Buffon e Bonucci per darmi di persona il benvenuto alla Juventus. Con CR7 ho scherzato anche prima di Juve-Parma, ma quello che ci siamo detti non posso dirlo… (risata). Da fuori Cristiano può sembrare una star, ma parlandogli ho scoperto un ragazzo alla mano. Che emozione».