Pirlo vuole fondare la sua Juve sul talento di Ronaldo e ritrovare spirito e agonismo

Ieri il discorso alla squadra è stato coinvolgente: carisma e personalità. Allenamenti a piccoli gruppi per i protocolli Covid, in un paio di giorni squadra al completo
Pirlo vuole fondare la sua Juve sul talento di Ronaldo e ritrovare spirito e agonismo© Juventus FC via Getty Images

L’era Pirlo è iniziata «alla grande», dice lui. E il primo giorno, d’altronde, è sempre pieno di entusiasmo e carica, ma ieri alla Continassa si è respirata un’aria nuova che la squadra ha percepito frizzante perché il nuovo tecnico ha usato parole stimolanti nel suo primo discorso, perché il suo personaggio ispira il gruppo e forse perché la visione della finale di Champions League la sera prima ha innescato quella sana invidia che ha fatto scattare più di una molla nel gruppo bianconero. E’ solo l’inizio, c’è una squadra da costruire in campo e da ritoccare sul mercato, ma tutto in pochissimo tempo, per cui il flemmatico Pirlo non ha intenzione di perdere giorni preziosi.

JUVENTINITÀ - Il primo impatto sono stati i tifosi. Non certo una folla oceanica, anche per le ovvie ragioni di sicurezza, ma comunque un folto gruppo di bianconeri che hanno accolto la squadra e, soprattutto, Pirlo con entuasiamo. Convince l’idea dell’allenatore giovane, non preoccupa per nulla la questione inesperienza e, invece, piace tantissimo la sua juventinità. Salta agli occhi il contrasto con lo scetticismo con cui era stato accolto Sarri, Pirlo viene accolto come un restauratore dello spirito e dei modi juventini. Così come il suo vice Igor Tudor, giocatore che ha lasciato il segno nell’immaginario collettivo del popolo bianconero per il feroce agonismo con cui era abituato a giocare con la maglia bianconera.

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