Juve, caccia all'altro bomber: ecco la situazione di Kean

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Juve, caccia all'altro bomber: ecco la situazione di Kean© EPA

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E adesso inizierà la caccia all'altro bomber. Quello di scorta, il centravanti che dovrà fare la riserva a Edin Dzeko (o a chi vestirà la maglia numero 9). Il piano juventino è stato chiaro fin dall'inizio: non basta un centravanti, ne servono due, perché nessuno dimentica come solo quarantuno giorni fa, negli ultimi minuti di Juventus-Lione, quando serviva un gol per passare il turno, dalla panchina è potuto entrare solo Marco Olivieri. Le prossime due settimane saranno, dunque, dedicate anche alla ricerca di un altro attaccante. E gli indizi finora stanno portando al nome di Moise Kean (anche se esistono delle alternative).

L'INDIZIO DI MINO - Il suo manager, Mino Raiola, ieri è stato esplicito nell'associare il nome del ventenne azzurro a quello della Juventus, svelando il segreto meno segreto del mercato juventino. I bianconeri vorrebbero riportare alla base il talento, ceduto la scorsa estate all'Everton per una cifra che, bonus compresi, sfiora i 30 milioni di euro. Ovviamente, la Juventus non ha intenzione (né le possibilità) di ricomprare il giocatore, ma vorrebbe trovare una formula più economica, come il prestito, eventualmente anche con un riscatto (che sia obbligatorio o meno) già fissato. L'obiettivo della Juventus non è necessariamente il riacquisto di un giocatore ceduto solo un anno fa, ma nello stesso tempo, quanto valutarlo nel corso di una stagione e contemporaneamente tappare un buco della rosa. Sondaggi con l'Everton sono partiti da tempo, senza che abbiano sortito effetti particolarmente esaltanti per la riuscita dell'affare, ma se i blu di Liverpool non vogliono svendere il giocatore, non possono nascondere e nascondersi che hanno avuto più di un problema con lui c'è stato e che la Juventus offre una via di uscita, anche solo per rivalutare l'investimento effettuato un anno fa. 

KEAN ASPETTA LA JUVE - Alla fine, insomma, è possibile che l'operazione Kean arrivi verso la fine del mercato (la Juventus non ha fretta), quando l'Everton arriverà estenuato dalla tattica di Raiola e accetterà la soluzione bianconera. Lo stesso Kean, dicono, aspetta con ansia il ritorno al club dove è cresciuto e dove, per inciso, gli spiegheranno subito di rigare molto più dritto di quanto abbia fatto in Inghilterra.

FESTE, RITARDI E INDISCIPLINA - L'esperienza in Premier non è stata esaltante per il bomber del 2000. Abitudini diverse, lontananza da casa e un atteggiamento non esattamente umile hanno complicato l'ambientamento a Liverpool. Un paio di brutti ritardi (uno in occasione della riunione prepartita contro il Southampton), una decina di presenze senza lasciare traccia di sé nella prima parte della stagione e la sensazione che sia montato la testa (si vocifera di un utilizzo smodato di voli privati per muoversi nei giorni liberi). L'arrivo di Ancelotti ha leggermente migliorato la situazione, Kean ha giocato qualche partita in più e ha segnato due gol, ma l'indisciplina è rimasta un problema. Per esempio, ha suscitato scandalo la notizia riportata dai tabloid inglesi secondo cui ad aprile, in piena quarantena e con misure rigorose di distanziamento sociale, Kean ha partecipato a un movimentato e affollato festino in una casa privata. 

RIEDUCAZIONE - La Juventus sarà in grado di ritrovare il giocatore che aveva stupito tutti esordendo in A e in Champions a 16 anni e segnando il suo primo gol in A a 17? I bianconeri puntano molto sullo spogliatoio, dove non mancano giocatori carismatici che lo conoscono e che da lui sono rispettati e temuti. Ma anche ritrovare l'ambiente dove è cresciuto potrebbe avere effetti benefici. D'altra parte sul talento di Kean non si può discutere (lo stesso Mancini continua a chiamarlo in Nazionale) e, a 20 anni, ha margini di miglioramento enormi sia sotto il profilo comportamentale che tecnico. Nel processo di ringiovanimento della rosa è un tassello importante anche perché non occupa un posto nella lista Champions (è un club trained player, quelli di cui la Juventus è carente).

GLI ALTRI NOMI -  E le alternative? Già, le alternative. Andrea Pinamonti reduce dai 7 gol in 34 presenze col Genoa: lo vuole anche l'Inter e costa parecchio (20 milioni). Ma c'è anche Gianluca Scamacca (Sassuolo) e Myron Boadu (Az Alkmaar), altri giovani interessanti da far crescere insieme ai grandi. Oppure, e questa è una soluzione che Pirlo inizia ad accarezzare, il rilancio di Marko Pjaca che non è proprio una punta centrale, ma potrebbe essere un jolly offensivo da rilanciare dopo le sfortune degli ultimi anni.

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