Pirlo: "Chiesa? Fino a lunedì può succedere di tutto"

Il tecnico della Juve alla vigilia della sfida contro il Napoli: “ Vediamo se faremo qualcosa oppure no. Sul mercato se ne sta occupando Paratici. Ronaldo? Ho scoperto un grande lavoratore. Cristiano è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene dal campo"
Pirlo: "Chiesa? Fino a lunedì può succedere di tutto"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Juventus-Napoli è anche la prima volta di Andrea Pirlo e Rino Gattuso contro da allenatori: «Eravamo giocatori diversi e penso siamo differenti anche come tecnici. Non credo che nessuno dei due abbia dei vantaggi o degli svantaggi in questa sfida. Il Napoli, da quando c'è Gattuso, ha cambiato mentalità: fanno grande possesso, sono una squadra forte. Mi piacerebbe fargli uno scherzo: vincere la partita e poi parlarne dopo», ha spiegato l'allenatore della Juventus in conferenza. Pirlo non ha dribblato nessun argomento e ha parlato di tutto. Covid, formazione, Champions e mercato.

SULL'ANSIA COVID - «Purtroppo il Covid te lo puoi prendere anche in giro. Se uno non ha paura di andare per strada, non deve temere nemmeno di giocare e andare in campo. Il caso del Genoa e del Napoli non ci ha influenzato minimamente. Siamo pronti per la partita e non penso ci sia il rischio di non giocare: la Lega ha dato delle regole precise».

SULLA FORMAZIONE - «Arthur si è allenato bene, è in crescita e c'è la possibilità che parta dal primo minuto. A sinistra toccherà a Cuadrado o Frabotta: sono gli unici che possono giocare in quel ruolo. Dybala titolare? Dopo due mesi di assenza totale per infortunio, adesso ha anche una settimana di lavoro in più sulle gambe. Senza l'espulsione di Rabiot, magari Paulo avrebbe fatto già qualche minuto contro la Roma. Vediamo se col Napoli sarà titolare o no. L'impostazione tattica potrebbe essere la stessa di Roma, però cambierò qualche giocatore. All'Olimpico non abbiamo occupato bene gli spazi in fase offensiva. Forse schierare Kulusevski largo a destra è stata una scelta un po' azzardata perché ci aveva giocato soltanto un po' in Nazionale in precedenza, ma è un esperimento che si potrebbe ripetere in futuro».

SU MORATA - «Contro la Roma non ha fatto così male come è stato detto. Lo abbiamo messo subito in campo, anche se era arrivato da pochi giorni, perché pensavamo avesse le caratteristiche giuste per affrontare la Roma. Certo che Alvaro è un giocatore funzionale, altrimenti non lo avremmo preso».

SU CRISTIANO RONALDO - «Vedendolo tutti i giorni, ho scoperto un grande lavoratore. Cristiano è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene dal campo. Non so se sia un caso che abbia iniziato così bene, l'importante sarebbe che continuasse e finisse così, segnando uno-due gol a partita».

SUL MERCATO - «Chiesa? Vediamo se faremo qualcosa oppure no, fino a lunedì può succedere di tutto. Sul mercato se ne sta occupando Paratici».

SULLA CHAMPIONS - «È affascinante giocare contro il Barcellona ed è positivo iniziare da Kiev, sarebbe stato molto peggio doverci andare a dicembre rischiando di trovare la neve o il ghiaccio».

SULLO SCUDETTO - «Contento o preoccupato che molti non considerino più la Juventus favorita? Non ki cambia nulla: ho giocato per 20 anni e ne ho sentite di tutti i colori».

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