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INVIATA A CESENA - L’ultima volta che Cristiano Ronaldo si è seduto in panchina è scoppiato un caso diplomatico tra Juventus e Corea del Sud perché per accordi contrattuali il fuoriclasse portoghese avrebbe dovuto giocare almeno un tempo di quell’amichevole a Seul, nell’estate 2019, invece Maurizio Sarri preferì tenerlo accanto a sé per via di un affaticamento muscolare. Indagò persino la polizia coreana per vagliare una denuncia per frode con migliaia di tifosi delusi dalla mancata partecipazione del loro beniamino e pronti a chiedere il rimborso del biglietto.
La partenza in panchina di CR7, al rientro dal Covid, oggi a Cesena contro lo Spezia non suscita altrettanto scalpore, ma resta comunque un fatto insolito perché, da quando veste la maglia bianconera, si possono contare sulle dita di una mano le volte che Cristiano Ronaldo non è sceso in campo titolare. E soltanto in una partita, l’8 marzo 2019 contro l’Udinese, è rimasto seduto per tutti i novanta minuti: scelta di Max Allegri ampiamente motivata. Di lì a quattro giorni la Juventus giocava l’ottavo di ritorno di Champions contro l’Atletico Madrid e aveva due gol da rimontare. Far riposare Cristiano Ronaldo per un turno di campionato è stato determinante perché, in Europa, il numero 7 si è scatenato trascinando la Juventus ai quarti con una tripletta.
Per altre due volte, invece, CR7 è subentrato dalla panchina: negli ottavi di Coppa Italia, a Bologna, entrando al 62' al posto di Moise Kean e, soprattutto, a Bergamo contro l’Atalanta il giorno di Santo Stefano 2018. La Juventus stava perdendo 2-1, infilata da una doppietta di Duvan Zapata dopo l’autorete iniziale di Berat Djimsiti: a CR7 bastarono 13 minuti per pareggiare il conto incornando in rete su assist di Giorgio Chiellini. E anche oggi Cristiano spera di poter diventare protagonista della partita partendo dalla panchina.