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TORINO - È un altro Ronaldo. La nuova Juventus lo ha cambiato. Mutazione impercettibile ma significativa, perché il terzo Cristiano Ronaldo dell’era bianconera è diventato un leader o, meglio, un trascinatore del gruppo. Il suo peso non si misura solamente con i gol e le prestazioni (alcune strepitose) con cui ha marchiato le prime due stagioni a Torino, nella Juventus di Pirlo, CR7 è un carismatico punto di riferimento per la giovane truppa bianconera.
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Chioccia
Una sensazione nuova per chi ha sempre dato tutto se stesso perché la squadra vincesse, ma - negli ultimi dieci anni della sua carriera - si è sempre trovato circondato da altri fenomenali fuoriclasse. Una sensazione che si è fatta sentire ai primi allenamenti, quando Ronado ha percepito l’adorazione da parte del ringiovanito gruppo juventino. Weston McKennie, Dejan Kulusevski e Federico Chiesa sono cresciuto con il mito di CR7 e si sono uniti a De Ligt, che la sensazione di vedere un poster in carne e ossa di fianco a lui l’aveva provata la scorsa stagione. E Arthur, che negli ultimi due anni aveva provato l’emozione di stare al fianco di Lionel Messi, si sta togliendo l’elettrizzante soddisfazione di vedere che effetto fa lanciare Cristiano. [...]
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