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TORINO - Walter Zenga è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per fare un punto sulla Serie A. Nonostante le difficoltà iniziali, l'ex portierone nerazzurro non ha dubbi: "La Juve è la favorita per lo scudetto e l'Inter è la seconda favorita. È un campionato che resterà aperto". Su Andrea Pirlo, chiamato alla guida della Juve nella sua prima esperienza in assoluto in panchina, è chiaro: "Non è necessario che uno debba fare la trafila. Pagherà qualcosa a livello di inesperienza ma per me non è un grande problema. I progetti bisogna vedere come vengono iniziati. Sta lanciando giovani, ha cambiato qualcosa e c'è necessità di tempo. Se l'Inter mi avesse affidato la panchina 10 anni fa, sicuramente sarei stato supportato e aiutato dalla società. Non penso che Agnelli e la Juve siano così folli.
Zenga sull'Inter e le parole di Conte
A proposito dell'uscita di ieri di Conte dopo l'1-1 in casa dell'Atalanta commenta: "Se avessi detto io le parole che ha detto lui ieri sarei stato fucilato. Sono a Dubai, sono lontano dalle vicende dell'Inter e in questo momento non ci penso proprio a rientrare in Italia. Tutti vorrebbero vincere ma le pressioni che ha una squadra come l'Inter sono diverse da altre squadre. I risultati si vedono alla fine, aver pareggiato in casa dell'Atalanta non è malvagio. Deve andare avanti per la sua strada, senza fare casini. Un allenatore vede le cose in modo differente dalla critica. Ci sono momenti in cui produci tanto ma raccogli poco, poi magari basta una vittoria e ti svolta la stagione". Zenga al momento si trova a Dubai: "Con il Covid non puoi fare nulla, è inutile che mi muova. Ci sono tanti bravi allenatori in Italia, anche nelle serie minori che devono essere seguiti e aiutati. La scuola italiana è la migliore".