TORINO - In realtà ci sarebbe da sorprendersi se così non fosse, visto il curriculum. Se Matthijs De Ligt non fosse, oltre che così forte, anche così maturo, così carismatico, così intelligente tatticamente da guidare a 21 anni la difesa di una delle più importanti squadre d’Europa come la Juventus. Ci sarebbe da sorprendersi se così non fosse perché De Ligt di anni ne aveva 18 quando è diventato per la prima volta capitano dell’Ajax e ha contribuito a riportarlo, anche sul campo e non solo nel prestigio, a essere una delle più importanti squadre d’Europa. Ci sarebbe da sorprendersi perché De Ligt di anni ne aveva 17 quando ha esordito in Nazionale da titolare in Bulgaria-Olanda, qualificazioni al Mondiale 2018, regalando i due gol della vittoria bulgara e venendo sostituito all’intervallo, e non ha risentito di un colpo che avrebbe scosso un trentenne.
Ci sarabbe da sorprendersi se così non fosse, ma invece stupisce comunque l’autorità con cui il Golden Boy 2018 di Tuttosport ha preso in mano la difesa bianconera, appena rientrato da tre mesi di stop, non facendo sentire la contemporanea assenza di Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. «E’ un capitano già a 21 anni, molto bravo a farsi sentire durante le partite nonostante la giovane età. E’ un grande rientro il suo», lo ha celebrato Andrea Pirlo dopo la vittoria sul Ferencvaros. E quell’investitura pubblica a capitano senza fascia pesa almeno quanto la fascia stessa, che per un po’ De Ligt non indosserà visto che la gerarchia bianconera al riguardo è basata sulle presenze e lui, che è già nella top ten dei marcatori della rosa attuale con le sue 4 reti, ha davanti ancora tanti compagni. Ma di quella rosa è già uno dei leader e non è banale che il suo allenatore lo abbia pubblicamente riconosciuto. Come non è banale che lo avesse già fatto il suo capitano, poco più di un mese fa alla viglia di Italia-Olanda: «Matthijs è fantastico, penso che potrà diventare il migliore al mondo e sto cercando di aiutarlo il più possibile», aveva detto Giorgio Chiellini, ma soprattutto aveva sottolineato che «Ha 20 anni, ma il cervello di uno di 30».
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