D'Onofrio: "La Juventus non rischia quasi nulla per il caso Suarez"

L'avvocato: "Non penso che assisteremo a novità clamorose. Quello di Recoba è un precedente che farà fede, nella peggiore delle situazioni"
D'Onofrio: "La Juventus non rischia quasi nulla per il caso Suarez"© Manuela Viganti/Agenzia Aldo Liv

TORINO - Ai microfoni di Radio Punto Nuovo, Paco D'Onofrio - avvocato e professore di diritto sportivo presso l'Università di Bologna - ha espresso la sua opinione sul caso Suarez e su cosa rischia la Juve dall'indagine di Perugia: "La mia è una valutazione sulle norme: Paratici non è coinvolto per corruzione ma per non esser stato collaborativo. Ciò non avrebbe un risvolto sportivo: ci vorrebbe un'effettiva alterazione che non c'è nelle carte della Procura. Si tratta di dichiarazioni reticenti di Paratici. Le indagini sono duplici: c'è sia uno spunto sull'irregolarità della procedura sia degli interventi sulla stessa. La Procura di Perugia ha escluso corruzione da parte della Juventus quindi non si può fare riferimento all'art. 32 comma 7 del Codice di Giustizia sportiva. Sono questioni ancora in sospeso: la Procura nell'economia di un processo è di parte, mentre il giudice è terzo e siamo in una fase dove possono emergere altri fattori. Tre mesi d'indagine sono tanti e non penso che assisteremo a novità clamorose".

"Non mi stupisce la distonia tra il Gip e il comunicato della Procura: tra accusa e giudicante è quasi fisiologico che ci siano idee diverse". Riguardo al possibile intervento della giustizia sportiva: "Esame di lingua non è per la cittadinanza, ma prodromica. Occorre che ci sia accertamento della condotta, che la procura statale sollevi una questione non è nulla: la Procura Federale aveva aperto il fascicolo già a settembre ma non hanno proceduto". Chiusura sulle possibili punizioni per la Juventus: "Si valuta la gradualità: nella peggiore delle ipotesi c'è il precedente che è il caso Recoba che fa fede".

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