Caso Suarez: la Procura cerca una talpa, la Juve resta tranquilla

Trapela un altro documento dell'inchiesta sull'esame farsa a Suarez: secondo gli inquirenti qualcuno avrebbe avvisato la Juventus delle indagini e per questo la Juventus avrebbe mollato Suarez, ma i bianconeri sostengono un'altra versione
Caso Suarez: la Procura cerca una talpa, la Juve resta tranquilla© ANSA

TORINO - A Perugia è quindi scattata la «caccia alla talpa», ovvero la persona che avrebbe avvertito la Juventus che sull'esame fasullo di Luis Suarez c'era un'inchiesta in corso e che, quindi, era meglio mollare tutto. Ironia della sorte lo si apprende da un documento trapelato dalla Procura e pubblicato dal sito del Corriere della Sera. Si tratta una parte dell’atto con il quale gli inquirenti avevano chiesto gli arresti domiciliari per i dirigenti dell’ateneo, solo sospesi dal giudice Frabotta. Quindi non un passo avanti rispetto all'avviso di garanzia, partito la scorsa settimana all'indirizzo di Fabio Paratici per «false informazioni al pm», piuttosto una spiegazione dello stesso, visto che vengono spiegati i sospetti della Procura.

I DUBBI DEL PM - «Sussistono fondati dubbi che i rappresentanti della Juventus abbiano potuto avere contezza, tra l’8 e il 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso», si legge. Proviamo, dunque, a ricostruire, siamo a settembre: la Juventus ha avviato la pratica per far ottenere la cittadinanza a Suarez e ha fissato l'esame all'Università per stranieri di Perugia; nel frattempo la dirigenza si tiene in contatto con il ministero degli Interni (i cui contatti erano stati forniti a Paratici dalla ministra per le infrastrutture Paola De Micheli, sua amica d'infanzia) per capire se le tempistiche della pratica avessero consentito il tesseramento in tempo utile (4 ottobre). A un certo punto, più o meno fra il 14 e il 15 settembre, la Juventus molla Suarez. Perché?

SOSTIENE LA PROCURA - Versione della Procura: la Juventus è stata informata che c'è un'indagine sull'esame, che potrebbe scoprire le eventuali irregolarità e quindi abbandona tutto. Non è ancora chiaro, per la Procura, chi possa essere la talpa (se qualcuno al Ministero degli Interni o qualcuno degli inquirenti), ma è per questo che la Juventus ha mollato Suarez. Paratici e Chiappero, quando sono stati interrogati, hanno ricostruito la vicenda in modo diverso e per questo sono stati indagati per «false informazioni».

SOSTIENE LA JUVE - Versione della Juventus: effettivamente, la Juventus sostiene da sempre che il problema erano le tempistiche per l'ottenimento della cittadinanza. E per questo la pista Suarez era stata abbandonata. La Procura la vede in modo diverso, perché fra le persone sentite c'è anche il prefetto Rabuano, fra le persone che la Juventus aveva contattato per capire i tempi della pratica e che ha detto: «L’ufficio in determinati casi può fare segnalazioni di urgenza dietro documentata richiesta, quindi la pratica poteva essere perfezionata anche a ottobre, salvo buon esito dell’attività degli uffici». E qui c'è un problema di interpretazione: perché la versione della Juventus potrebbe uscire rafforzata da quest'ultima affermazione. Rabuano non garantisce, infatti, la tassativa scadenza del 4 ottobre ed è proprio l'assenza di certezze che induce Paratici a virare su Edin Dzeko, a sua volta saltato all'ultimo momento in favore di Alvaro Morara. Il dg juventino non può permettersi di non ingaggiare un centravanti (per il quale Pirlo sta facendo pressione) e non vuole correre il minimo rischio di non riuscire a tesserare Suarez per un ritardo sulla pratica, visto che anche solo 24 ore potevano far saltare tutto.

SOSTIENE IL GIP - Le indagini stanno andando avanti: alla ricerca della talpa, ma soprattutto di una prova circostanziata dell'eventuale corruzione dei vertici dell'Università perugina da parte della Juventus, perché il nocciolo della questione, per le conseguenze penali e sportive del club resta quello. Detto che emergono ulteriori dettagli (imbarazzanti) sulle modalità dell'esame sostenuto da Suarez, la questione è se l'interessamento della Juventus per far ottenere la cittadinanza all'uruguaiano abbia superato o meno i confini del lecito. Per il momento si rimane all'affermazione del Gip Frabotta nel dispositivo con cui ha stabilito, la scorsa settimana, la sospensione dei vertici dell'Università per stranieri e di due professori e nel quale si sottolinea «l’assenza di qualsivoglia spunto investigativo che lasci fondatamente accreditare la sussistenza di intese corruttive tra gli odierni indagati e soggetti appartenenti all’entourage della Juventus».

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