Caso Perugia, tutte le verità di Suarez

L’uruguaiano è stato ascoltato dai magistrati umbri che indagano sull’esame “farsa”. Ecco le prossime tappe della vicenda
Caso Perugia, tutte le verità di Suarez© ANSA

Il 17 settembre, quando Luis Suarez si è presentato all’Università per gli stranieri di Perugia, accolto da un nugolo di tifosi, per sostenere l’esame di italiano propedeutico all’ottenimento della cittadinanza, conosceva già le domande degli esaminatori e aveva imparato le risposte a memoria. Lo stesso giocatore, ex Barcellona ora in forza all’Atletico Madrid, lo avrebbe ammesso davanti ai magistrati che lo hanno ascoltato in videoconferenza come persona informata dei fatti nell’ambito di una rogatoria internazionale avviata dalla procura guidata da Raffaele Cantone, che sta indagando sull’esame “farsa” dell’attaccante uruguaiano. A conferma del fatto che non sia così padrone della lingua italiana, Suarez ha deposto in spagnolo e si è avvalso dell’aiuto di un interprete. Pur essendo soltanto un testimone, è stato assistito dal suo manager e avvocato, a sua volta ascoltato dai magistrati perugini.

La testimonianza del calciatore darebbe dunque ragione alla procura sull’esame falsato per il quale sono indagati la rettrice dell'Università per Stranieri, Giuliana Grego Bolli, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni dal vertice dell’ateneo, la professoressa Stefania Spina, che ha preparato il bomber all’esame, il direttore generale dell’Università Simone Olivieri e l’esaminatore Lorenzo Rocca. Gli sviluppi dell'inchiesta condotta dai pm Paolo Abbritti e Giampaolo Mocetti hanno toccato anche il responsabile dell'area sportiva della Juventus Fabio Paratici, indagato per false informazioni al pubblico ministero, e Luigi Chiappero, avvocato storico del club bianconero per il quale è ipotizzato lo stesso reato.

La Juventus ha sempre sostenuto di non aver fatto pressioni per avere una corsia preferenziale nell’ottenimento della cittadinanza a Suarez e quindi tesserarlo, ma di essersi informata (con la telefonata di Paratici alla ministra De Micheli, amica di infanzia) per conoscere la procedura e i tempi, decidendo poi di soprassedere al tesseramento perché non fattibile nelle date del mercato. Visti i rapporti con l’entourage del giocatore, il club lo avrebbe poi messo in contatto con i vertici dell’ateneo per districarsi nelle pratiche burocratiche perché Suarez, sebbene scaricato dalla Juventus, voleva comunque sostenere l’esame. La prossima tappa sarà il giudizio del tribunale del riesame al quale il dg Olivieri ha fatto appello. Sulla vicenda non c'è solo la procura a indagare: anche la giustizia sportiva si è fatta avanti chiedendo le carte alla procura di Perugia.

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