© Juventus FC via Getty Images
Quest’anno va così e se si vuole portare a termine il campionato (di più: l’intera stagione) rispettando il protocollo federale bisognerà abituarsi eventualmente ad altri scherzi del destino, quelli che hanno già colpito anche la Juventus. Di ieri pomeriggio la notizia che Matthijs de Ligt è risultato positivo al Coronavirus: come Alex Sandro lunedì, come Juan Cuadrado martedì, al tramonto di una settimana non fortunata per i campioni d’Italia. «Juventus Football Club comunica che, nel corso dei controlli previsti dal protocollo in vigore, è emersa la positività al Covid 19 del giocatore Matthijs De Ligt. Il calciatore è già stato posto in isolamento». Così si legge nella nota ufficiale del club bianconero, dove non si fa cenno alla sintomaticità o meno del difensore olandese la cui quarantena è comunque cominciata al J Hotel non appena ha saputo del contagio. Di sicuro già oggi per il gruppo squadra è in programma un nuovo giro di tamponi con la speranza di non dover fare i conti con ulteriori assenze.
Le due situazioni diverse indicate dal protocollo
Il protocollo aggiornato indica due situazioni diverse tra i casi positivi asintomatici e sintomatici. Nella prima situazione «le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo». Nella seconda ipotesi «le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi, accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi». Secondo quanto appreso dall’Asl di Torino, immediatamente informata dalla Juventus sulla nuova positività, De Ligt sta bene e adesso si trova in isolamento. Dunque l’ex Ajax resterà in quarantena per dieci giorni alla fine dei quali basterà la negatività di un tampone per tornare in gruppo. Calendario alla mano, il Golden Boy 2018 di Tuttosport sarà costretto a guardare in tv le partite contro Sassuolo, Genoa (Coppa Italia) e Inter, mentre per la Supercoppa del 20 gennaio contro il Napoli a Reggio Emilia il centrale potrebbe farcela. Praticamente senza allenamenti nelle gambe, sarebbe gettato nella mischia a freddo, immaginando comunque tutta la rabbia che scaricherebbe sul prato del Mapei per questa sosta forzata al culmine di una stagione che il ’99 sta monopolizzando a suon di prestazioni da alieno.
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