Chiesa comanda la rivoluzione: "Vogliamo tutto"

Ventitré anni, ma con la Spal in campo otto più giovani di lui. È la linea verde che paga: «Tanti impegni, però siamo pronti»

TORINO - La Juventus ieri sera ha utilizzato nove Under 23. Dragusin, Frabotta, Demiral, De Ligt, Fagioli, Kulusevski titolari, mentre sono subentrati Di Pardo, Da Graca e Chiesa. Quella che 6 mesi fa era la squadra «più vecchia della fase a eliminazione diretta della Champions League», aveva detto Agnelli non esattamente contento, sta operando una rivoluzione epocale che squarcia un futuro decisamente interessante, senza rinunciare a cercare i successi, visto che con i ragazzi ha appena conquistato le semifinali di Coppa Italia. Una rivoluzione che parte da lontano, dalla ferma volontà di introdurre la seconda squadra che al terzo anno inizia a dare i frutti del lavoro di Fabio Paratici, ma anche di Federico Cherubini, Claudio Chiellini e del ds dell'U23 Giovanni Manna.

Juve, le parole di Chiesa

L'obiettivo della Coppa Italia non è certamente quello di far esordire i giovani, ma di andare avanti con loro, come spiega Federico Chiesa, che è già azzurro e affermato, ma di anni - è bene ricordarlo - ne ha 23. «Ci teniamo tantissimo a questa Coppa, vogliamo arrivare fino in fondo a qualsiasi competizione. Ora pensiamo alla Samp, e poi ci sarà una grande semifinale. Ci sono tanti impegni ravvicinati, ma saremo pronti a qualsiasi sfida, siamo la Juve. Io devo continuare a dare tutto per la squadra e per la società che mi ha fortemente voluto quest’estate. Questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere».

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