Il segreto della Juve: l'alchimia del gruppo arma letale

Le vittorie sono frutto di unità di intenti, talento dei giocatori e soluzioni tattiche. Esattamente in quest’ordine
3ª in Italia e 14ª in Europa: Juventus (-249 milioni)© www.imagephotoagency.it

La Juventus dei nove scudetti consecutivi ha insegnato a tutti che le vittorie sono frutto di unità di intenti, talento dei giocatori e soluzioni tattiche. Esattamente in quest’ordine, perché nel calcio attuale in cui si fa un gran parlare di moduli e soluzioni strategiche, tutto è sintetizzabile in un semplice assioma: se i tuoi attaccanti, soprattutto se talentuosi e prolifici, danno una mano in fase difensiva alla fine vinci. E tanto più sacrificio sono disposti a profondere in entrambe le fasi, tanto più invincibile diventa la squadra.

Gli «equilibri» di cui parlano in continuazione gli allenatori sono quelli: tutti devono fare un po’ di tutto e, soprattutto, lo devono fare insieme, animati da uno spirito di corpo quasi militaresco. Quanto sia importante l’unità del gruppo lo sta dimostrando il Milan, sulla carta meno attrezzato di Inter e Juventus, ma che ha nell’entusiasmo e nella compattezza un elemento in più e fondamentale.

L’unità del gruppo è un’alchimia che nessuno riuscirà mai a esprimere in una formula: si forma attraverso esperienze comuni, sconfitte digerite in modo costruttivo, volontà di rivincita, momenti allegri e momenti tristi, capacità dei leader di empatizzare, bravura del tecnico di far sentire importanti tutti gli elementi della rosa. Non si può sintetizzare in laboratorio: è un composto naturale e ha una potenza micidiale.

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