Juve, sos punizioni: CR7 e i tre mancini che devono tornare letali

Cristiano Ronaldo, ma non solo: Pirlo vuole "affilare" il sinistro di Dybala, Kulusevski e Bernardeschi
Paulo Dybala© LAPRESSE

Se per la Juventus i calci di punizione devono tornare ad essere un’arma letale, nonché uno strumento in più per far sfogare le varie bocche da fuoco dello schieramento di Andrea Pirlo, urge correre ai ripari. E magari provare e riprovare e riprovare durante la settimana, nei rari giorni in cui il calendario ti concede il “lusso” di un leggero distacco dalle partite, al netto della necessità di concedere un giorno di riposo ai giocatori. Alla Continassa non c’è nessun allarme per la penuria di gol segnati su punizioni dirette, nel senso che ci si dedicava già da un po’ al perfezionamento del fondamentale. Ma il fatto che la prima rete stagionale si faccia attendere affina l’ingegno e acuisce la fame dei diretti interessati. Vale a dire, su tutti: Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala, Dejan Kulusevski, Federico Bernardeschi. Sì, anche l’ex Fiorentina del quale si ricorda almeno una punizione straordinaria ai tempi viola. Era il 16 febbraio 2017, lo stadio era il Borussia Park di Moenchengladbach, la competizione era l’Europa League all’altezza dei sedicesimi di finale e quel sinistro che s’incamminò verso l’incrocio è ancora bello da vedere. Meno spettacolare, ma egualmente efficace, fu il mancino che trafisse Marco Sportiello, allora portiere della Fiorentina, il 9 febbraio 2018 in campionato: gol sul palo dell’attuale numero 57 atalantino, ma traiettoria del carrarino da godere per intero. Dunque: Berna, CR7 cioè mister 32 punizioni realizzate nei soli campionati, la Joya (10), Kulusevski. Come dire: a parte Ronaldo che rappresenta un mondo a sé stante, tre calciatori il cui sinistro deve tornare a cantare.

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