Juve, senti Zambrotta: "Bernardeschi come me, ma deve crederci"

L'ex terzino bianconero: "Arretrai la mia posizione quando arrivò Camoranesi, Federico può fare lo stesso ora che c'è Chiesa. Il miglior laterale oggi è Hakimi e su Ronaldo..."
Juve, senti Zambrotta: "Bernardeschi come me, ma deve crederci"

Buongiorno Gianluca Zambrotta. Pirlo è convinto che Bernardeschi possa affermarsi da terzino seguendo un po’ il suo percorso. Lei che ne pensa?
«Se Federico ci crede, si mette in discussione e si immedesima nel nuovo ruolo, ha tutto per diventare un grande terzino. Come ha detto Pirlo, Bernardeschi ha corsa, tecnica e potenza. Partendo da più lontano ha la possibilità di sfruttarle al meglio queste qualità. E lo ha anche già dimostrato: contro lo Spezia è entrato e ha confezionato due assist. E nella vittoria contro la Lazio mi è piaciuto molto».

Il nuovo ruolo può essere la svolta per Bernardeschi?
«Per me lo è stato e sono convinto possa essere così anche per Bernardeschi. Dipende sempre da come ti immedesimi nella parte».

Per lei fu complicato arretrare?
«Mi sono fidato di Lippi e gli sarò sempre grato. In realtà, fu semplice scegliere, anche grazie a Camoranesi...».

In che senso?
«A Como, Bari e nella Juventus di Ancelotti agivo da tornante o mezzala nel centrocampo a tre. Quando arrivò a Torino Camoranesi, classica ala tecnica e da uno contro uno, capii subito che sarebbe stata dura per me... Così ho seguito con convinzione l’idea di Lippi. Per me che ero destro, più che difendere il vero problema era migliorare col sinistro per poter impostare meglio l’azione. Ogni giorno, a fine allenamento, restavo mezz’ora in più in campo per esercitarmi con il mancino. Da questo punto di vista, Bernardeschi parte avvantaggiato: lui è sinistro di piede. Come ha detto Pirlo, Federico dovrà immedesimarsi nel ruolo e migliorare a livello difensivo. È una bella occasione. Diciamo che, quello che per me è stato Camoranesi vent’anni fa, per Federico può essere Chiesa. Ecco perché deve fidarsi di Pirlo: Bernardeschi da terzino potrebbe ritagliarsi spazi importanti nella Juventus».

Hakimi, Cuadrado, Theo Hernandez: chi è il miglior laterale in questo momento?
«Hakimi, giovane e fortissimo. Ma anche gli altri due sono top. Basti pensare a quanto la Juventus ha patito l’assenza del colombiano. Theo Hernandez ha avuto una leggera flessione, però aveva iniziato alla grande ed è uno che fa la differenza».

Sorpreso dalla velocità con cui Chiesa si è preso la Juventus?
«Sono sincero: un impatto così devastante non me lo sarei aspettato. Chiesa ha un gran carattere e una voglia incredibile: tenta l’uno contro uno, corre su tutti i palloni, calcia in porta e segna. Ma sono convinto che possa migliorare ancora tanto»

In Champions, nonostante l’eliminazione, Chiesa ha tolto la scena anche a Cristiano Ronaldo...
«Ho sentito tante critiche, molte esagerate, nei confronti di CR7. Non mi sorprende perché da sempre i campioni sono i più elogiati e anche quelli che finiscono maggiormente nel mirino quando si perde. Lui poi, è il più forte e famoso del mondo assieme Messi. Però...».

Però...
«Va bene la delusione, ma i numeri sono numeri. E quelli di Cristiano sono mostruosi. Parliamo di uno che ha segnato 27 gol in questa stagione, 92 in due anni e mezzo con la Juventus. Senza contare che è il terzo goleador della storia del calcio con 767 reti, come Pelé».

Negli ultimi giorni si parla molto del futuro di Ronaldo: la sua sensazione?
«Visto che Ronaldo ha ancora un anno di contratto con la Juventus è giusto che resti a Torino per riprovare la missione Champions. Sarà difficile da sostituire anche nel 2022, figurarsi se andasse via prima...».

Lei cosa farebbe?
«La priorità deve essere il recupero di Dybala. Ma uno come CR7 non si sostituisce. O spendi un sacco di milioni e compri Mbappé o Haaland. Altrimenti un attaccante non basta, ne servono almeno due forti».

Icardi potrebbe essere l’uomo giusto per l’eventuale post CR7?
«Non mi convince troppo per la Juventus».

Pogba, Locatelli, Milinkovic-Savic, Jorginho: su quale centrocampista punterebbe per rinforzare la Juventus?
«La scelta dipende dalle idee che ha in testa Pirlo. Io ho un debole per Milinkovic, giocatore importante anche in termini di assist e gol».

In De Ligt rivede la classe di Nesta?
«Alessandro era sveglio, intelligente e tecnico. Uno dei migliori difensori in assoluto assiema a Maldini, Cannavaro e Costacurta. De Ligt è prestante fisicamente, tecnico e molto giovane: non è ancora al livello di Nesta, ma ha tutte le potenzialità per diventarlo».

Che idea si è fatto del Pirlo allenatore?
«I grandi tecnici sono quasi sempre degli ex centrocampisti. Penso a Guardiola, Ancelotti, Conte... A Pirlo bisogna dare tempo, ha debuttato in panchina in una stagione senza precampionato. La cosa importante è che Andrea sia sempre sereno e convinto delle proprie idee. A me ricorda un po’ Ancelotti nei rapporti con i giocatori. Ha già vinto la Supercoppa ed è in finale di Coppa Italia. In campionato mancano ancora molte partite. I conti vanno fatti alla fine».

Pensa che la corsa scudetto sia ancora aperta?
«Ci sono ancora tanti punti in palio e diversi scontri diretti. Detto questo, vedendo chi c’è alla guida dell’Inter, la vedo dura per Milan e Juventus. Conte difficilmente sbaglia quando è in testa. Antonio è un vincente ed è bravissimo a tenere concentrata e in tensione la squadra in questi momenti»

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