Juve, il quarto posto come la linea del Piave: la posizione della società

Nedved spazza i gossip: ora c’è la qualificazione alla Champions League da conquistare, poi si fanno i conti
Juve, il quarto posto come la linea del Piave: la posizione della società

Se il Benevento è stata la Caporetto della stagione, il quarto posto è la linea del Piave. La Juventus, intesa come squadra, deve difenderla fino alla morte, perché altrimenti la Juventus, intesa come società, sarebbe costretta ad affrontare uno scenario economicamente disastroso senza i soldi della Champions League. E, in questo momento, all’interno della Juventus c’è una logica e co prensibile apprensione sul fatto che la squadra possa non aver compreso fino in fondo l’importanza dell’obiettivo e, abituata a lottare sempre per il titolo, possa avere dei cedimenti psicologici ora che è sostanzialmente sfumato. Se a questo si aggiunge il tornado di gossip e retroscena che si è abbattuto sulla Juventus, come quasi sempre accade quando il momento è critico, il rischio di deconcentrarsi aumenta.

Si sa, infatti, che quando a marzo la situazione è difficile, la propensione a seguire un allenatore è direttamente proporzionale alle possibilità che rimanga nella stagione successiva. Ecco perché Nedved è arrivato con il machete a falciare qualsiasi ipotesi diversa o rivoluzionaria. Quel «cento per cento» di conferma a Pirlo è un avviso ai naviganti, il monito del club allo spogliatoio, un modo per dire che non saranno ammessi sfilacciamenti. Nedved poteva dire: nessuno pensi ai fatti propri! E non è escluso che dica proprio così quando riavrà al rosa al completo prima del derby del 3 aprile. La dirigenza sta interevendo in modo deciso e duro per riportare compattezza e concentrazione. E continuerà a farlo per evitare brutte sorprese.

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