A Bergamo Juve sterile: meno male che torna Ronaldo

Contro l’Atalanta pungeva solo Cuadrado: il colombiano super, ma senza un terminale da assistere tra un Dybala ancora indietro e un Morata in involuzione
A Bergamo Juve sterile: meno male che torna Ronaldo© /Ag. Aldo Liverani

TORINO - C’è anche una componente casuale, nella sconfitta di domenica della Juventus a Bergamo: e non è solo nella deviazione di Alex Sandro sul tiro di Malinovskyi. È anche, e forse più, nella sovrapposizione nella stessa giornata dell’indisponibilità di Cristiano Ronaldo, della forma ancora fisiologicamente deficitaria di Paulo Dybala e della giornataccia (peraltro in un periodaccio) di Alvaro Morata. Inconvenienti a cui si è sommato un Federico Chiesa meno brillante che nelle ultime uscite, per giunta infortunatosi al 13’ della ripresa. Una sovrapposizione che ha reso sterile una Juventus non peggiore di quelle viste nelle ultime vittorie contro Napoli e Genoa.

Nel primo tempo con l'Atalanta creata solo una vera occasione

SOLO CUADRADO - Una sterilità, quella bianconera, visibile nel primo tempo, quando la squadra di Andrea Pirlo ha giocato meglio ma è riuscita a costruire solo una vera occasione (come l’Atalanta, che però nei primi 45 minuti era stata meno brillante), e diventata quasi imbarazzante nella ripresa, dati del sito specializzato Wyscout alla mano. Nella prima frazione la Juventus aveva registrato uno 0,59 per quanto riguarda gli Expected Goals, ossia i Gol attesi: quelli che, in base a vari parametri come azioni, tiri e tipologia dei tiri (distanza, da fermo o su azione ecc.) ci si può aspettare che una squadra segni. Dato basso, ma superiore allo 0,43 dell’Atalanta. Mentre la Dea però si è confermata nella ripresa con 0,44 xGoal, chiudendo la partita con uno 0,87 non lontano dal gol effettivamente segnato, il dato bianconero è precipitato da 0,59 a 0,08, per uno 0,67 al novantesimo.

Nella ripresa Cuadrado è rimasto da solo

Se nella prima frazione Dybala e Chiesa, pur entrambi senza brillare, avevano comunque dato fluidità alla manovra e qualche scossa alternativa a quelle di Cuadrado (non a caso l’occasione capitata a Morata è nata da una palla rubata dall’ex viola), nel secondo tempo l’uscita di Chiesa dopo 13 minuti e il repentino calo di Dybala, uscito a sua volta al 23’, hanno lasciato solo il colombiano a impensierire la difesa dell’Atalanta.

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