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TORINO - Un finale di stagione ad alta tensione. La Juventus, intesa come dirigenza, allenatore e giocatori, si gioca il futuro: arrivare tra i primi quattro in campionato, con l’accesso alla Champions League, potrebbe garantire ancora un posto in panchina ad Andrea Pirlo, tanto più se l’obiettivo raggiunto fosse accompagnato da un’altra Coppa. Certo, non sarebbe quella prestigiosa dalle grandi orecchie, ma consentirebbe comunque di arricchire il palmares bianconero. Le prossime tappe saranno cruciali, a cominciare da domenica quando la Juventus sfiderà il Milan, diretta concorrente nella corsa Champions. Tre punti consentirebbero ai bianconeri di salire a quota 72, conservare il secondo posto e distanziare i rossoneri.
Un’altra data fondamentale sarà sabato 15 maggio quando all’Allianz Stadium arriverà l’Inter campione d’Italia: in ballo non ci sono soltanto i tre preziosissimi punti, ma una sorta di rivincita. Battere i nerazzurri, magari in coda a una partita spettacolare, sarebbe un’iniezione di fiducia per tutto il gruppo, per Pirlo in primis perché gli permetterebbe di guadagnare punti anche agli occhi della proprietà. Tre giorni dopo, mercoledì 19 maggio, occhi puntati sul Mapei Stadium di Reggio Emilia dove la Juventus affronterà l’Atalanta nella finale di Coppa Italia: un appuntamento sempre caro al presidente Andrea Agnelli e, sebbene poco remunerativo da un punto di vista economico, comunque un’opportunità per alzare un trofeo in più. A campionato concluso e con i risultati ormai definitivi, il 27 maggio si terrà l’assemblea del gruppo Exor, la holding della famiglia Agnelli che detiene la maggioranza societaria della Juventus.
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