Cristiano Ronaldo e il futuro alla Juve: cosa può succedere

Senza Champions sarà addio, con la qualificazione si valuta: in ogni caso a Bologna servirà il vero CR7
Cristiano Ronaldo e il futuro alla Juve: cosa può succedere© Marco Canoniero

Innanzitutto: sì, la partita in programma questa sera contro il Bologna potrebbe essere l’ultima di Cristiano Ronaldo in maglia bianconera. La numero 134. A distanza di 1009 giorni dal debutto e di 101 gol (più vari ed eventuali di giornata). Titoli vinti numero cinque: 2 Scudetti, 2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Italia. Potrebbe essere l’ultima - e con buone probabilità - qualora la Juventus dovesse perderla, questa partita. Ma anche qualora gli eventuali 3 punti conquistati non risultassero sufficienti (se incrociati con i risultati di Napoli, Milan e Atalanta) a ottenere il terzo o il quarto posto in classifica, cioè il diritto d’accesso alla prossima Champions League.

Ronaldo via senza Champions

Di restare in un club che non partecipa al massimo torneo continentale, Ronaldo, non ne ha alcuna voglia: sarebbe lui il primo a guardarsi intorno (o meglio, a dare mandato a chi di dovere di approfondire le opzioni che già si sono palesate, intorno, sia pure giudicate fino ad ora effettivamente percorribili solo in ridotti gradi e misure). Ma, occorre dirlo, anche la Juventus entrerebbe giocoforza nell’ordine di idee che un Ronaldo potrebbe essere persino “troppo” (in una annata così transitoria e tesa a progettare il futuro) e potrebbe essere economicamente insostenibile. I mancati introiti da Champions sono quantificabili in circa 60 milioni di euro (se non 80): grosso modo la cifra che la Juventus spenderebbe per l’ingaggio lordo previsto dal contratto di Ronaldo (31 milioni netti a stagione, scadenza giugno 2022). Nel caso sarebbero il Manchester United ed il Paris Saint Germain le società più accreditate per il colpaccio, anche se CR7 potrebbe dover mettere in conto una perdita economica: al di là del discorso legato all’ingaggio, incideranno anche le diverse tassazioni.

Per sperare serve il vero CR7

Se invece le cose, per i bianconeri, dovessero andare nel modo auspicato (con tutti gli incastri nel posto giusto) allora le probabilità d’un Ronaldo ai saluti diminuirebbero. Non totalmente, questo no: perché qualche malumore, s’è visto, è trapelato. E peraltro qualche riflessione economica reggerebbe a prescindere. Epperò il contesto sarebbe ben diverso. E ci sarebbe l’orgoglio, la voglia di dare un senso ad un investimento che fino ad ora non ha reso pienamente all’altezza delle aspetattive. Insomma: è chiaro perché stasera servirà una partita da “fino alla fine”. Affinché si resti nell’ambito del motto bianconero, e non si sconfini in un ambito più narrativo. Fino alla fine... della storia. Servirà il vero Ronaldo, quello che prende per mano la squadra e la guida al traguardo. Un Ronaldo che ci metta carisma, qualità, gol. Stasera alcuni bianconeri - forti ma giovani - potrebbero sentire parecchio la tensione, potrebbero avere bisogno di una guida, di un esempio da seguire. Oltre che di qualcuno che la risolva, la partita, alla prima occasione in modo da mettere le cose in discesa. Ronaldo, chiaramente, è in grado di metterci sia il carattere sia le qualità. In questa stagione ha segnato 36 gol: giusto uno in meno, rispetto alla scorsa. Ecco, quello che manca potrebbe dare un senso a una stagione che altrimenti, beh, farebbe senso. Ai tifosi, increduli: fuori addirittura dalla Champions, con Ronaldo in organico. Lui che a Torino c’era venuto per vincerla. Sarebbe danno e beffa al contempo. No, Ronaldo deve segnare e poi sperare. A quel punto, una volta raggiunto l’obiettivo, sceglierà il suo futuro con più leggerezza.

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