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TORINO - Non ci sono più partite, ma restano scadenze fondamentali per il calendario bianconero. Giovedì, per esempio, si terrà l’assemblea dei soci Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, dentro la quale c’è il 63,77% della Juventus. L’attesa è alta, anche se non è detto che John Elkann soddisfi proprio tutte le curiosità sul futuro del club: non è una sua abitudine, anche se qualche volta si è soffermato sul tema. Di sicuro commenterà i conti, non belli, della Juventus, che accusa il colpo Covid e - come quasi tutti i grandi club europei - chiuderà il prossimo bilancio con un passivo che si annuncia importante. Passivo che potrebbe indurre la proprietà a varare un aumento di capitale nei prossimi mesi. Qualcosa è circolato nelle scorse settimane, senza trovare conferme (ma nemmeno smentite). L’assemblea dei soci Exor potrebbe essere una circostanza appropriata per parlarne, per quanto non sia indispensabile farlo in quell’occasione.
Juve, da Paratici a Cherubini: che succede ora
Chissà, invece, se Elkann parlerà del futuro della dirigenza bianconera, tutta in scadenza il 30 giugno. Forse si saprà qualcosa di più già nei prossimi tre giorni, visto che senza appuntamenti di campo potrebbe essere il momento giusto per affrontare il nodo dei rinnovi. Nelle ultime settimane si è chiacchierato molto sul destino di Fabio Paratici, ipotizzando che lasci la Juventus dopo undici anni di successi incredibili. La prospettiva è quella di una promozione interna, con conseguente rimpasto dei dirigenti del settore giovanile. Federico Cherubini diventerebbe il nuovo responsabile dell’area calcio, con la promozione nel ruolo di uomini mercato di Giovanni Manna e Matteo Tognozzi (con possibile inserimento dell’ex portiere Marco Storari).
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