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TORINO - A Bologna la coppia Paulo Dybala-Alvaro Morata non rappresentava una novità. In campionato Andrea Pirlo l’aveva proposta dall’inizio in quattro occasioni e non sempre felici, visto che la vittoria si era concretizzata soltanto in trasferta con lo Spezia (4-1). Quindi due pareggi per 1-1 con Verona in casa e Benevento fuori, più la sconfitta nel finale di Bergamo. Fuori della Serie A, poi, i due erano stati uno di fianco all’altra anche in Champions League e pure lì era andata male: il 2-0 incassato dal Barcellona all’Allianz Stadium. In queste cinque partite Cristiano Ronaldo era sempre assente: fermato dal Covid, da un affaticamento muscolare oppure non convocato. Tranne che in una occasione, quella coincisa con la vittoria. Contro lo Spezia il portoghese era seduto su una panchina da dove si era alzato nella ripresa per subentrare al posto della Joya e sbloccare una partita ferma sull’1-1.
Morata e Dybala in campo dal 1' al 90' col Bologna
L’altra sera Ronaldo era di nuovo (eccezionalmente) in panchina, dopo colloquio con Pirlo. La stanchezza per gli impegni ravvicinati e l’avversario non trascendentale sono state le motivazioni addotte a supporto della decisione. E il campo ha detto che, almeno la seconda - non annunciata, ma implicita - è stata fondamentale per dare fiducia a Dybala e Morata dal primo all’ultimo minuto. Una fiducia che l’argentino si è guadagnato con una prestazione fatta di guizzi, invenzioni e assist, mentre lo spagnolo è sempre stato nel vivo del gioco, portando a casa una doppietta. Certo, occorre rapportare il tutto alla prestazione friabile di un Bologna già vacanziero, però i due hanno dimostrato di poter essere utili alla causa bianconera.
Il futuro di Dybala
La Juventus dovrà così, in questi giorni già resi frenetici su altri fronti, concentrarsi anche sulla prima linea. E non soltanto per indovinare quale sarà il destino di Ronaldo. Quella di Dybala appare come la situazione al momento più problematica: il contratto è in scadenza 2022, i contatti tra il club e l’entourage del giocatore si sono fatti sempre più rarefatti nel tempo, con una richiesta (mai variata) di un adeguamento del contratto da portare a 10 milioni annui.