TORINO - Ieri l’ufficializzazione, adesso si parte. Da lunedì, forse, o magari già in queste ore visto che ieri Massimiliano Allegri è subito rientrato a Torino da Livorno. È tanta la voglia di ricominciare con la Juventus dopo due anni di separazione. Serve muoversi in fretta dopo una stagione in cui sono arrivati sì due trofei (Supercoppa italiana e Coppa Italia), ma è mancato lo scudetto dopo nove successi consecutivi, mentre la Champions League si è ancora mestamente fermata agli ottavi di finale. E la stessa qualificazione è giunta all’ultima partita utile, grazie al suicidio sportivo del Napoli. Una stagione con troppi alti e bassi rispetto alla linearità abituale delle gestioni di Antonio Conte e dello stesso Allegri. Ci sono responsabilità di Andrea Pirlo, ma ci sono anche responsabilità del gruppo squadra. Per questo il tecnico deve confrontarsi quanto prima con Federico Cherubini, nuovo responsabile del merca-to bianconero, e con il suo staff. Trovare una intesa non dovrebbe essere complicato, visto il feeling che c’era tra allenatore e dirigente nella precedente esperienza. Si deve ragionare su che cosa serva alla squadra e, soprattutto, capire che fare con chi c’è già. Anche in vista di alcune situazioni in bilico. Nello specifico: Alvaro Morata, Paulo Dybala e, ovviamente, Cristiano Ronaldo.
Juve, verso la conferma di Morata
Il centravanti spagnolo è giunto la passata stagione dall’Atletico Madrid in prestito per 10 milioni. Con altri 10 milioni la formula può essere rinnovata per la prossima, con eventuale acquisto definitivo nel 2022 versando 35 milioni. Facendo un passo alla volta, la Juventus è interessata innanzitutto a un altro prestito, anche se finora non ha dato una risposta definitiva agli spagnoli. Il desiderio bianconero è infatti quello di limare la cifra, ma che Morata interessi è chiaro, vista la stima che Allegri ha sempre dispensato verso il giocatore: i due sono arrivati insieme in bianconero nel 2014 e hanno vissuto un biennio di reciproche soddisfazioni.