De Ligt rivela: "Io leader? Ecco chi mi ha ispirato alla Juve"

Il difensore bianconero si è lasciato andare in una lunga intervista al quotidiano olandese Trouw, facendo il punto dei suoi primi due anni a Torino
De Ligt (reduce dall'Europeo, eliminato agli ottavi)© Marco Canoniero

Deve ancora compiere 22 anni (il suo compleanno è il 12 agosto), ma Matthijs de Ligt ha già dimostrato doti da leader non indifferenti. Il govane difensore olandese è arrivato alla Juve nemmeno due anni fa - dopo un brillante exploit all'Ajax e dopo aver vinto il premio come Golden Boy 2018 - e da allora si è preso sempre di più la squadra, convincendo piano piano anche critici e detrattori. De Ligt ha fatto il punto della situazione, parlando al quotidiano olandese Trouw.

"Juve, stagione deludente ma educativa"

Dal ritiro della nazionale olandese dove si trova al momento, De Ligt ha descritto la passata stagione alla Juve come "deludente" per le prestazioni, ma anche come "educativa". Per la prima volta nella sua carriera, ha avuto a che fare con un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per tre mesi. “Alla fine ne sono uscito più forte, mentalmente e fisicamente. L'ho notato alla Juventus nelle ultime settimane. Mi sento forte, in forma e ho giocato partite abbastanza buone". 

"Chiellini come van Dijk, poi Ronaldo e Buffon"

Ma a chi si è ispirato di più? "Penso che i leader debbano dare sempre il buon esempio - ha detto - Ci sono giocatori che parlano molto, ma si tratta di quello che fai. Dusan Tadic può dire ai giovani dell'Ajax che dovrebbero allenarsi di più a livello di forza, ma solo quando un giovane giocatore vede Tadic farlo lui stesso inizierà a pensarci e anche a partecipare. Virgil van Dijk ha quel tipo di comportamento esemplare, alla Juventus invece lo ha Chiellini. E Ronaldo, soprattutto per la sua spinta a voler sempre vincere. Ma anche Buffon, per come vive lo sport: è sempre allegro, ma quando necessario è molto brillante”.

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