Juventus, potere ai giovani: McKennie e Fagioli

Prima uscita dei bianconeri guidati da Allegri, nel segno della linea verde e di due ragazzi che vogliono prendersi il centrocampo
Juventus, potere ai giovani: McKennie e Fagioli

È la prima Juventus della stagione. Non certo la prima vera Juventus, perché mancano troppi giocatori, compreso Paulo Dybala che era uno dei pochi campioni a non essere in vacanza, ma salta l’amichevole delle 18 contro il Cesena per l’affaticamento muscolare, patito l’altro ieri. Tornerà presto, di sicuro per la sfida con il Monza di sabato prossimo (Trofeo Berlusconi al Brianteo), ma dovrà saltare il vernissage di oggi.

Allegri vorrebbe tenere Fagioli. McKennie deve confermarsi

E così Massimiliano Allegri userà la partita contro i romagnoli che militano in Serie C per testare tutti i giovani che ha allenato fino ad ora e per dare l’occasione di mettersi in mostra a due centrocampisti smaniosi di guadagnare posizioni nelle nuove gerarchie allegriani: Nicolò Fagioli e Weston McKennie. Il primo è il piacentino che proprio Allegri aveva battezzato quando aveva 15 anni. Adesso ne ha venti, nella passata stagione ha collezionato qualche presenza e stuzzicato molto la fantasia dei tifosi che, come la critica d’altronde, hanno intravisto qualità non indifferenti nel ragazzo. Allegri sta cercando di difenderlo dal mercato (dove non mancano le richieste), gli piacerebbe tenerlo in rosa e provare a inserirlo in pianta stabile nella prima squadra. Oggi pomeriggio avrà un’occasione per prendersi la scena, visto l’assenza di tutti gli altri potenziali concorrenti. McKennie deve dimostrare di meno, in fondo nella passata stagione ha impressionato per capacità atletiche e tecniche, si è tolto la soddisfazione di segnare un gol spettacolare al Camp Nou contro il Barcellona e ha conquistato i tifosi per agonismo e simpatia. Il calo nella seconda parte della stagione, tuttavia, lo rimette ai blocchi di partenza: Allegri lo ha studiato attentamente in questi primi dieci giorni di lavoro alla Continassa e, sebbene non abbia ancora trovato il coraggio di sfidarlo sotto canestro (l’americano sembra più tosto di Pogba), oggi lo sfida a mostargli se ha imparato i primi dettami tattici che ha provato a trasmettere.

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