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TORINO - La Juventus adesso è arrabbiata con Jorge Mendes. Il procuratore di Ronaldo, arrivato ieri sera a Torino con un'offerta del Manchester City per Cristiano Ronaldo, oggi è stato convocato in sede (non era previsto un appuntamento a quanto pare) per un duro confronto con Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini. Il senso? «Non ci piace il gioco che sta giocando». La discesa a Torino, trapelata rumorosamente ieri sera, e il vertice con il calciatore con il quale ha parlato della possibile nuova destinazione hanno irritato i vertici bianconeri: la Juventus ha spiegato all'agente che Ronaldo è un giocatore del club e che il suo destino non può prescindere dalla volontà del club. La riunione, non esattamente dai toni morbidi, non è durata a lungo e Mendes ha poi lasciato la sede della Juventus senza aver lasciato alcuna offerta.
Dopo due mesi di loquaci silenzi e di posizioni molto sfumate, durante i quali la Juventus ha gestito la situazione di Ronaldo lasciando trasparire molta calma e rassicurando (Nedved lo ha fatto due volte, Allegri una) sulla permanenza del portoghese a Torino, ora ha cambiato completamente registro. Ai vertici della Juventus e allo stesso Allegri è stato chiaro fin dall'inizio che Ronaldo aveva il desiderio di andarsene, ma in assenza di offerte concrete la Juventus non ha certo cercato di piazzarlo sul mercato, da una parte attendendo evoluzioni e dall'altra pianificando una stagione con CR7 nella rosa. Lu ultime rocambolesche evoluzioni, con i blitz di Mendes a Manchester, il no del Tottenham alla cessione di Kane e la candidatura di Ronaldo che vince il ballottaggio per l'abbandono dell'avversario non sono sfuggite alla Juventus, consapevole che il viaggio di Mendes a Torino preludeva l'inizio di una trattativa.
Ma i tempi sono stretti e la cessione di Ronaldo a cinque giorni dalla fine dl mercato può essere considerata solo alle condizioni della Juventus. Ovvero il pagamento dei 28,5 milioni di cartellino, che rappresentano l'ammortamento residuo sul bilancio bianconero. La Juventus è anche disposta ad ascoltare eventuali proposte con l'inserimento di giocatore della rosa del City (da Gabriel Jesus, che al momento tuttavia non sarebbe tesseratile in quanto extracomunitario, in giù). Non viene confermato dalle parti, ma è trapelato da fonti attendibili, che la prima offerta del City per Ronaldo sia infatti molto inferiore alla cifra richiesta dalla Juventus, puntando sul sollievo economico che ne avrebbe il club bianconero, privato dello stipendio di CR7.
Di sicuro ci saranno evoluzioni nelle prossime ore. Ronaldo, a questo punto, dovrà uscire allo scoperto e esprimere la sua volontà di lasciare la Juventus. E il City, che era pronto a spendere 150 milioni di euro per Kane, dovrà aumentare l'offerta per il cartellino di CR7.