Un cammino progressivo, nel corso del quale Massimiliano Allegri deve riprendere un discorso non interrotto, ma neppure avviato. Nel 2019 non aveva fatto in tempo ad affermare che avrebbe gestito volentieri un nuovo corso alla Juventus, volto al ringiovanimento della squadra, per ritrovarsi destituito a favore di Maurizio Sarri. In quella stagione l’età media del gruppo era di 28.6 anni, per scendere a 27.6 anni la scorsa annata con Andrea Pirlo e per andare ancora più giù in questo 2021-22 segnato dal Max II: 26.9 anni. Fisiologico quando, come capitato nella ultima sessione di mercato, ti congedi da Gigi Buffon (classe 1978) e da Cristiano Ronaldo (1985). Ma la decisione della Juventus è stata, al contrario di molte rivali, quella di continuare a ringiovanire la squadra, con un occhio alla carta d’identità e l’altro al valore dei singoli. Meglio ancora se con una spruzzata di italianità.